PSICHEDELICA, ESOTERISMO E MANIPOLAZIONE

 

 

Da sempre le sostanze psicoattive sono state usate dall’uomo come uno strumento che avrebbe potuto accedere a stati coscienti non ordinari. L’ordinarietà del quotidiano implica infatti l’utilizzo di determinati schemi mentali, che poi si manifestano sul linguaggio e nelle percezioni sensoriali. Alcune piante, ritenute anticamente sacre, facilitano l’accesso a percezioni non ordinarie; da ciò si capisce il motivo che furono definite “sostanze sacre”. Esistono, al di là degli ovvi esempi spesso riportati da vari saggisti, come i misteri eleusini, il soma vedico, il peyote messicano e l’hashish solo per citarne alcuni.

Riguardo invece all’utilizzo di sostanze psicoattive nell’occidente moderno, esso non inizia certo negli anni ’60 del XX° secolo con la psichedelica, piuttosto l’uso di tali sostanze era già noto all’interno di ristretti ambienti esoterici e di certe avanguardie artistiche. Negli abbienti esoterici sono noti gli esperimenti di Aleister Crowley, quasi al confine con la tossicofilia,[1] e meno noti come quelli eseguiti da Julus Evola in gioventù: riguardo alla avanguardie artistiche, invece, si possono citare figure come Antonin Artuad[2] e René Daumal.[3]

In un contesto del tutto estraneo dall’arte avanguardia e ai circoli esoterici, nel 1943 un chimico svizzero, Albert Hofmann, stava compiendo per conto dell’azienda farmaceutica Sandoz, degli esperimenti sull’ergot, un fungo antiemorragico e antidolorifico, quando accade ciò: “Venerdì scorso, 16 novembre 1943, a pomeriggio inoltrato ho dovuto interrompere il lavoro in laboratorio e far ritorno a casa. Ero affetto da una profonda irrequietezza accompagnata da leggere vertigini. Mi sono sdraiato e sono sprofondato in uno stato di intossicazione niente affatto spiacevole, marcato da una immaginazione particolarmente vivida. In una considerazione simile al sogno (la luce del giorno era abbagliante e fastidiosa), riuscivo a scorgere un flusso interrotto di figure fantastiche, di forme straordinarie che rivelavano intensi giochi caleidoscopici di colore. Dopo circa due ore di questo stato svaniva. Il decorso di questi sintomi singolari faceva sospettare l’esistenza di un’azione tossica esterna; ipotizzai una relazione con la sostanza cui stavo lavorando il tartrato della dietilamide dell’acido lisergico”.[4]

   Hofmann sperimenterà poi appositamente in su di sé gli effetti della sostanza cin breve tempo, per le sue qualità introspettive, divenne un farmaco impiegato in psichiatria con risultati che furono ritenuti “brillanti”. Ma anche altri erano interessati alla posizione magica scoperta da Hofmann: “La CIA e il KGB seguivano con attenzione i progressi della ricerca. Finita la guerra mondiale, i servizi segreti delle due grandi potenze erano a caccia di nuovi strumenti per combattere la Guerra Fredda e l’LSD rientrava perfettamente nel novero delle armi invalidanti. Hofmann, contattato direttamente dalla Divisione Guerra Chimica dell’Esercito degli Stati Uniti, si rifiutò di collaborare e fece pressione sulla Sandoz che forniva ai ricercatori occidentali la sostanza, affinché disattendesse le richieste americane. Gli statunitensi bypassarono il problema producendosela direttamente a casa loro. Oltrecortina se ne occupò la Spofa un’azienda a Praga (città in cui l’alchimia è da sempre di casa) che mise in atto una produzione su vasta scala. Le sperimentazioni in Cecoslovacchia, svoltesi all’Istituto Psichiatrico di Praga e dirette dai Hanzlicek e Roubicek coinvolsero personaggi come lo psicologo Grof, il commediografo Havel (attuale presidente della repubblica ceca) e alcuni quadri del partito comunista che in seguito avrebbero dato vita alla Primavera di Praga. La CIA nel 1953 iniziò in America un progetto denominato MK-ULTRA (ultra controllo della mente) emanazione diretta del piano Bluebird ereditato dai nazisti (che già usavano la mescalina sui prigionieri del campo di concentramento di Dachau per provocare modificazioni sul comportamento umano). Per nulla interessata alle qualità mistico-spirituali delle sostanze psichedeliche, l’agenzia governativa sponsorizzò una serie di ricerche sulle potenzialità dell’LSD in strutture ospedaliere e istituzioni universitarie[5].

È da sottolineare che gli esperimenti in campo in Cecoslovacchia non avevano nulla a che fare con il socialismo, ma dalla presenza della borghesia in seno ai paesi socialisti. Essa era costituita da quei dirigenti del Partito, dello Stato e della altre organizzazioni di massa che si opponevano ai passi in avanti necessari per avviarsi verso il comunismo, sia nei rapporti di produzione, sia nella sovrastruttura.

Una linea diversa è quella che si stava delineando durante la Rivoluzione Culturale in Cina dove il principio che pervadeva la ricerca scientifica cinese è l’unità tra teoria e pratica produttiva: tra ricerca teorica e pratica produttiva.

   A questo principio si collega una seconda idea forza: la scienza non p patrimonio di una ristretta elìte che studiano nelle università ma di chiunque partecipi con spirito d’iniziativa e atteggiamento razionale alla lotta politica e a quella per la trasformazione della natura. La scienza deve diventare di massa

   In un articolo inerente alle muove esperienze psichiatriche tratto da Renmin Ribao si sottolinea alcuni aspetti salienti del processo di rapida crescita e trasformazione della teoria e della cura delle malattie mentali in Cina. In questo articolo si sottolineava che la sconfitta della linea di destra in campo psichiatrico equivale in sostanza al superamento della terapia basata sull’elettroshock e sugli psicofarmaci. La base teorica di questi vecchi sistemi di cura era il materialismo metafisico (meccanicistico) applicato al rapporto organismo-psiche. Con la Rivoluzione Culturale si insiste invece sulla autonomia dello psichico rispetto al fisico, sostenendo che i mali dello spirito devono essere curati non da rimedi che agiscono sull’organismo ma dalle “forze dello spirito.[6]

Inizialmente per quanto riguarda il progetto MK-ULTRA Migliaia di cavie entusiaste accorsero nei laboratori per lanciarsi in una scommessa con la propria sanità mentale (tra i tanti c’era anche un certo Jim Morrison che firmava i moduli richiesti i per accedere ai test con gli pseudonimi Fred Nietzsche o Art Schopenhauer). Oltre agli esperimenti con soggetti consenzienti – come gli aspiranti astronauti – il governo non esitò a somministrare il prodotto di nascosto a gruppi di militari di leva, malati di mente, cittadini comuni. Psicologi, psichiatri e neurofisiologi si dimostrarono subito entusiasti dei poteri degli psichedelici, in essi videro uno strumento utile per giungere a chiarire il mistero del funzionamento della mente umana. Li usarono, con buoni risultati, per curare la schizofrenia, l’alcoolismo, la paura della morte nei malati terminali, la frigidità, la recidività dei criminali e anche come supporto nelle sedute di analisi (entusiasticamente apprezzate da personaggi come Cary Grant).

La disponibilità dell’LSD come farmaco ne facilitò la diffusione in alcuni ambienti intellettuali, frequentati ed animati da psichiatri, scrittori, ricercatori etico-spirituali del calibro di Aldoun Huxley,[7] Ernst Junger e Alan Watts. Il termine psichedelico (da psiche, anima, e delos, rivelare) fu coniato proprio in questi ambienti dal dottor Osmond, già promotore di terapie antialcolismo a base di LSD.

Da questi ambienti, LSD si diffuse fra artisti alla ricerca di esperienze estetiche fuor dall’ordinario e da qui ad altri stati sociali con una velocità incredibile, probabilmente dovuta a veri e propri vescovi lisergici[8] che vedevano nel trip[9] acido una vera e propria iniziazione dell’uomo nuovo per un mondo nuovo.

L’esistenza dell’LSD venne perfino salutata dai suoi sostenitori come una coincidenza; ai loro occhi doveva essere scoperto proprio in quel periodo, per aiutare le persone che soffrivano delle condizioni di vita di allora. Non è un caso che l’LSD, nel suo ruolo stupefacente, si diffuse per la prima volta negli Stati Uniti, il paese dove l’industrializzazione, la meccanizzazione di tutti i settori produttivi compresa la lavorazione della terra e l’urbanizzazione erano più avanzate che in altre nazioni. Sono gli stessi fattori che hanno determinato la nascita e la crescita del movimento hippy, contemporaneo al fenomeno LSD. Sono questi, due eventi che non possono essere separati. Varrebbe la pena di indagare fino a quale punto il consumo di sostanze psichedeliche abbai dato impulso a questo movimento e viceversa”.[10]

 

 

[1] Il termine tossicofilia esprime il desiderio di un individuo di raggiungere lo stato psicofisico che l’assunzione di una sostanza tossica (dal fumo, alla droga, al caffè…) conferisce.

 

[2] Antonin Artaud (1896 -1948) è stato un drammaturgo, attore, saggista e regista teatrale francese.

Nel libro Il teatro e il suo doppio, Artaud espresse la sua ammirazione verso le forme orientali di teatro, in particolare quello balinese. L’ammirazione ispiratagli dalla fisicità ritualizzata e codificata della danza  balinese gli ispirò le teorie esposte nei due manifesti del Teatro della Crudeltà. Per crudeltà  non intendeva sadismo, o causare dolore, ma intesa come pura catarsi. Per poter giungere a ciò, si deve ricorrere a tutto ciò che possa disturbare la sensibilità dello spettatore, provocando in lui una sensazione acuta di disagio interiore per cui vivesse con agitazione tutta la rappresentazione proposta.

Artaud riteneva che il testo avesse finito con l’esercitare una tirannia sullo spettacolo, ed in sua vece spingeva per un teatro integrale, che comprendesse e mettesse sullo stesso piano tutte le forme di linguaggio, fondendo gesto, movimento, luce e parola.

Nel 1936 fece un viaggio in Messico dove sperimentò il Peyote

 

[3] René Daumal (1908- 1944) è stato un poeta, scrittore e filosofo francese.

 

[4] Albert Hofmann, descrizione del rapporto inviato al professor Stoll della Sandoz, citato in Albert Hofmann, LSD, il mio bambino difficile, ed. Urra-Apogeo 2001.

 

[5] Matteo Guarnaccia, Hippies, ed. Malatempora 2001.

 

[6] Marco Sacchi, il Prometeo incatenato, Edizioni Lavoro Liberato, pag. 120.

 

[7] Fratello del fondatore dell’UNESCO che nel 1932 pubblicò quello che fu definito il capolavoro letterario The Brave New World, titolo solitamente (e un po’ grossolanamente) tradotto in italiano come il Mondo Nuovo.

Quello che è certo è che questo romanzo futuristico rimane, a tutt’oggi, l’opera più profetica della letteratura contemporanea. In essa Huxley descrive un mondo in cui un unico potere unico mondiale ha realizzato una forma perfetta di dittatura dolce, sviluppatasi a partire da una sconcertante trasformazione antropologica dell’umanità; gli esseri umani del Mondo Nuovo, infatti, si riproducono ormai in maniera esclusivamente artificiale e vengono condizionati, fin dallo stato embrionale, attraverso un bombardamento a base di sostanze chimiche e slogan.

 

[8] Lisergico [li-sèr-gi-co] è un aggettivo (plurale maschile lisergici; femminile lisergica, plurale lisergiche) il cui significato si riferisce:

  • In chimica, all’acido lisergico, estratto dal fungo “segale cornuta” un cui derivato di sintesi è comunemente noto come LSD (droga allucinogena)
  • Per estensione: allucinogeno, in preda alle allucinazioni dovute ad assunzione di droga.

 

[9] l Trip (termine di origine anglosassone  che tradotto letteralmente in italiano significa “viaggio”) è termine gergale per indicare specificamente uno stato di alterazione psico-fisica dovuto all’assunzione di sostanze allucinogene, in particolare psichedelici come LSD, mescalina, DMT  e psilocibina.

Con l’aggiunta dell’aggettivo bad (bad trip), si indicano in specifico le esperienze psico-fisiche definibili come negative o spiacevoli per il soggetto. In italiano è spesso usata l’espressione in acido.

 

[10] Albert Hofmann, LSD, il mio bambino difficile, ed. Urra-Apogeo 2001.

 

 

~ di marcos61 su settembre 16, 2018.

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