EX AGENTI ISRAELIANI LAVORANO PER GOOGLE, FACEBOOK E MICROSO

   Molto probabilmente si tratta di centinaia di agenti di cui è espressamente vietato rivelare la loro appartenenza all’Unità 820 [1]  un’organizzazione di spionaggio ed estorsioni.

   L’indagine di MintPress News[2] ha scoperto che centinaia di ex agenti dell’Unità 8200 hanno raggiunto posizioni di influenza in molte delle più grandi aziende tecnologiche del mondo, tra cui Google, Microsoft. Facebook e Amazon[3].

   L’unità 8200 nel 2021 ha fatto notizia, quando si scoprì che spiava personaggi i ricchi e famosi, questo fatto fu definito “lo scandalo Pegasus”[4].

   Dietro questo scandalo e alle azioni di cyber-spionaggio c’è un’azienda, la NSO Group, fondata nel 2010, dai capi della Unità 8200. 

   La stessa unità 8200, ancor prima della fondazione della NSO, era piombata al centro di uno scandalo, in quanto accusati di aver creato il virus informatico Stuxnet, diffuso dal governo Usa durante l’operazione “Giochi Olimpici” nel 2006, avendo come obiettivo la centrale nucleare iraniana di Natanz. Proprio nel 2007, subito dopo un attacco nel deserto siriano atto ad annientare una centrale che sembrava essere un reattore in costruzione, soggetti in carica nel governo israeliano e all’interno della comparte militare, confermavano che: l’intrusione informatica, l’hackeraggio delle reti militari protette e la guerra elettronica facciano oramai parte degli strumenti difensivi israeliani. Lo strumento principale, in grado di combattere questa cyberguerra con successo, è senza dubbio la cosiddetta Unità 8200[5].

GOOGLE

   Secondo il sito web LinkedIn,  ci sono attualmente almeno 99 ex veterani dell’Unità 8200 che attualmente lavorano per Google. Questo numero, tuttavia, sottovaluta quasi certamente la portata della collaborazione tra le due organizzazioni, poichè non conta gli ex dipendenti di Google. Né include coloro che non hanno un account LinkedIn pubblico o che non ne hanno uno, ma hanno omesso di rivelare le loro precedenti affiliazioni con l’Unità 8200. Si tratta probabilmente di un numero considerevole, in quanto agli agenti è espressamente vietato rivelare la loro appartenenza all’Unità 8200. Pertanto, la cifra di 99 rappresenta solo il numero di dipendenti Google attuali (o estremamente recenti) che stanno sfacciatamente violando la legge militare israeliana includendo l’organizzazione nei loro profili[6].

   In particolare, Google sembra non solo accogliere con favore ex agenti dell’Unità 8200, ma anche reclutare attivamente membri attuali della controversa organizzazione. Ad esempio, nell’ottobre 2020, Gai Gutherz ha lasciato il suo lavoro come Capo Progetto presso l’Unità 8200 e ha iniziato a lavorare a tempo pieno presso Google come ingegnere programmatore. Nel 2018, Lior Liberman sembra aver fatto la stessa cosa, assumendo una posizione di Direttore di Programma presso Google dopo 4 anni nei servizi segreti militari. All’inizio di quest’anno, ha lasciato Google e ora lavora in Microsoft.

SPIARE I PALESTINESI

   L’Unità 8200 non è un semplice reggimento. Descritto come “l’NSA israeliana” e situata su una gigantesca base vicino a Beer Sheva nel deserto del Negev, l’Unità 8200 è la più grande unità dell’IDF e una delle più esclusive. Le giovani menti più brillanti del Paese competono per essere inviate a servire in questa Harvard israeliana. Sebbene il servizio militare sia obbligatorio per gli ebrei israeliani, i cittadini arabi sono fortemente scoraggiati dall’arruolarsi nell’esercito e sono effettivamente esclusi dall’Unità 8200. Sono infatti gli obiettivi principali delle operazioni di sorveglianza dello Stato di Israele.

   Il Financial Times ha definito l’Unità 8200 “il meglio e il peggio di Israele”, poiché è il fulcro sia della sua fiorente industria tecnologica che del suo apparato statale repressivo. I veterani dell’Unità 8200 hanno continuato a produrre molte delle applicazioni più scaricate al mondo, incluso il servizio di mappe Waze e l’applicazione di comunicazione Viber. Ma nel 2014, 43 riservisti, tra cui diversi ufficiali, hanno inviato una lettera all’allora Primo Ministro Benjamin Netanyahu, informandolo che non avrebbero più prestato servizio nei suoi ranghi a causa del suo coinvolgimento nella persecuzione politica dei palestinesi.

   Ciò consisteva nell’utilizzare i megadati per compilare dossier su un’ampia fascia di popolazione palestinese, inclusa la loro storia medica, vita sessuale e cronologia di ricerca internet, per poterli poi utilizzare a scopo di ricatto. Se un determinato individuo avesse bisogno di attraversare i posti di blocco per cure mediche indispensabili, il permesso potrebbe essere sospeso fino a quando non avrà ottemperato. Le informazioni, come ad esempio se una persona stava tradendo il proprio coniuge o fosse omosessuale, vengono utilizzate come esca per il ricatto. Un ex membro dell’Unità 8200 ha detto che, come parte della sua formazione, gli è stato assegnato di memorizzare diverse parole arabe per “gay” in modo da poterle ascoltare nelle conversazioni.

   La cosa più importante da mettere bene in evidenza è il fatto che  i palestinesi nel loro insieme sono considerati nemici dello Stato.Non c’è distinzione tra palestinesi che sono e non sono coinvolti nella violenza[7], si legge nella lettera. Afferma inoltre che molte informazioni sono state raccolte non al servizio di Israele, ma per potenti politici locali, che le hanno usate come meglio credevano.

   La lettera, nonostante fosse intenzionalmente vaga e non nominasse nessuno, è stata considerata una tale minaccia che il Ministro della Difesa Moshe Ya’alon ha annunciato che coloro che l’hanno firmata sarebbero stati “trattati come criminali”.

   In breve, quindi, l’Unità 8200 è un’organizzazione di spionaggio ed estorsioni che usa il suo accesso ai dati per ricattare ed estorcere gli oppositori dello Stato di  Israele. Il fatto che questa organizzazione abbia così tanti operatori (letteralmente centinaia) in posizioni chiave nelle grandi aziende tecnologiche di cui il mondo si fida con i nostri dati più sensibili (medici, finanziari, ecc.) dovrebbe essere motivo di seria preoccupazione. Ciò è particolarmente vero in quanto non sembrano distinguere tra i “cattivi” e il resto della popolazione. Per l’Unità 8200, a quanto pare, chiunque è un bersaglio facile.

PROGETTO NIMBUS

  Google ha già uno stretto rapporto con il governo israeliano, nel 2021 insieme ad Amazon, ha firmato un contratto da 1,2 miliardi di dollari/euro con Israele per fornire servizi tecnologici di sorveglianza militare, una tecnologia che consentirà all’IDF di spiare ulteriormente i palestinesi, distruggere le loro case ed espandere gli insediamenti illegali[8].

   L’accordo ha portato ad una rivolta del personale in entrambe le società, con circa 400 dipendenti che firmarono una lettera aperta rifiutandosi di collaborare[9]. Google ha costretto un dipendente ebreo, Ariel Koren, ad andarsene per la sua tenacia nella resistenza all’accordo. Koren in seguito disse che: “Google mette sistematicamente a tacere le voci di palestinesi, ebrei, arabi e musulmani preoccupati per la complicità di Google nelle violazioni dei diritti umani dei palestinesi, al punto da vendicarsi formalmente contro i lavoratori e creare un ambiente di paura, secondo la mia esperienza, mettendo a tacere il dialogo e il dissenso, in questo modo, ha aiutato Google a proteggere i suoi interessi commerciali con l’esercito e il governo israeliani”.

   Un altro legame tra Google e Israele si presenta sotto forma del gruppo di sicurezza informatica Team8, una collaborazione tra l’ex amministratore delegato e presidente di Google Eric Schmidt e tre ex ufficiali dell’Unità 8200, incluso il suo ex capo, Nadav Zafrir. La missione di Team8, secondo un comunicato stampa, è “sfruttare le capacità offensive e difensive dei veterani degli sforzi di guerra informatica di Israele per costruire nuove imprese di sicurezza”.

META

   Anche Meta, la società proprietaria di Facebook, Instagram e WhatsApp, ha reclutato molti elementi dai ranghi dell’Unità 8200.

   Indubbiamente, una delle persone più influenti di Meta è Emi Palmor[10]. Palmor è uno dei 23 decisori che siedono nel consiglio di sorveglianza di Facebook. Descritto da Mark Zuckerberg come la “Corte Suprema” di Facebook, l’Organismo di vigilanza decide collettivamente quali contenuti accettare e promuovere sulla piattaforma, e quali dovrebbero essere censurati, cancellati e soppressi.

   Palmor è una veterana dell’Unità 8200 e in seguito è diventata Direttore Generale del Ministero della Giustizia israeliano. In questo ruolo, ha supervisionato direttamente la rimozione dei diritti dei palestinesi e ha creato una cosiddetta “Unità di Riferimento di Internet” (Internet Referral Unit) che avrebbe trovato e spinto aggressivamente Facebook a eliminare i contenuti palestinesi sulla sua piattaforma a cui il governo israeliano si opponeva.

   Altri ex dell’Unità 8200 ricoprono posizioni influenti. Ad esempio, Eyal Klein, responsabile dell’analisi dei dati per Facebook Messenger dal 2020, ha servito per ben sei anni come Capitano nella controversa unità militare israeliana. Oggi ha il compito di gestire i problemi di riservatezza per miliardi di utenti delle piattaforme Meta.

   Un altro ex comandante dell’Unità 8200 che ora lavora nel settore della grande industria tecnologica in America è Eli Zeitlin. Due anni dopo aver lasciato l’Unità 8200, Zeitlin è stato assunto da Microsoft ed è diventato il Responsabile dello Sviluppo della società, diventando, nelle sue stesse parole, la “persona di riferimento nell’elaborazione dei dati e nella protezione del cloud” per l’azienda. Negli ultimi sei anni, tuttavia, ha lavorato per Meta, dove guida l’azienda nella “prevenzione dell’uso improprio dei dati da parte di terzi”, esattamente il tipo di operazione che gli attuali ufficiali dell’Unità 8200 probabilmente continuano a svolgere.

   Altri veterani dell’Unità 8200 che lavorano in ruoli influenti per Facebook includono Tom Chet, Responsabile delle attivazioni e della produzione per le piccole imprese nordamericane; Gilad Turbahn, Responsabile della Gestione e Sviluppo di Meta; il Responsabile tecnico Ranen Goren; gli ingegneri di programma Gil Osher e Yoav Goldstein; la Responsabile della Pianificazione della Sicurezza Dana Baril; e lo sviluppatore di programmi Omer Goldberg. Nel frattempo, secondo la biografia di Yonatan Ramot su LinkedIn, all’inizio di quest’anno, stava contemporaneamente lavorando per Meta mentre era ancora un operativo in servizio attivo nell’Unità 8200.

SPIARE IL MONDO

   Perché avere ex ufficiali dell’Unità 8200 responsabili della sicurezza, dello sviluppo e della progettazione dei programmi in alcune delle più importanti società di comunicazione del mondo è un problema? Per cominciare, una delle funzioni primarie dell’unità militare è quella di utilizzare il loro sapere tecnologico per svolgere operazioni di spionaggio in tutto il mondo. Come ha osservato il quotidiano israeliano Haaretz in un’indagine, “Israele è diventato uno dei principali esportatori di strumenti per spiare i civili”, vendendo programmi di sorveglianza invasivi a decine di governi, molti dei quali tra i peggiori violatori dei diritti umani al mondo. In Indonesia, ad esempio, la tecnologia è stata utilizzata per creare una banca dati della popolazione omosessuale.

   L’unità 8200 spia anche gli americani. Edward Snowden ha rivelato che la NSA trasmette regolarmente i dati e le comunicazioni dei cittadini statunitensi al gruppo israeliano[11].

   La cooperazione tra le due agenzie è iniziata nel 1968 e ha costituito la base per le strette relazioni esistenti attualmente fra tutte le altre organizzazioni dell’intelligence israeliana e quelle degli Stati uniti, come la Cia, il Mossad e la Divisione delle operazioni speciali. Servizi segreti alleati per tenere sotto controllo diversi obiettivi e “i paesi del Nord Africa, del Medio oriente, del Golfo Persico, del Sudest asiatico e le repubbliche islamiche dell’ex Unione sovietica”. In molti casi, Nsa e i servizi segreti israeliani hanno collaborato con le agenzie di spionaggio britanniche e canadesi. Emerge anche l’apporto di alcuni regimi arabi come la monarchia giordana e il ruolo delle forze di sicurezza dell’Anp nel fornire servizi di spionaggio essenziali per individuare e colpire obiettivi palestinesi. 

   Le ripetute aggressioni alla popolazione di Gaza sarebbero impossibili senza il sostegno degli Usa, sempre pronti a soddisfare le richieste belliche di Israele, com’è avvenuto con i 225 milioni di dollari aggiuntivi approvati per finanziare il sistema missilistico israeliano. Un atteggiamento che stride con “il presunto ruolo di mediazione” ostentato dagli Stati uniti nel conflitto israelo-palestinese.

   Secondo i documenti di Snowden, Cia e Mossad hanno anche addestrato l’attuale leader del gruppo Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil), Abu Bakr el Bagdadi. L’Isil, che sostiene il ritorno al “califfato” è stato inizialmente costituito in Siria per combattere il governo di al Assad. Ha ricevuto armi dall’intelligence Usa e da quella del Regno unito, e finanziamenti dai sauditi e dalla monarchia del Qatar[12]. El Bagdadi è stato in carcere a Guantanamo tra il 2004 e il 2009. In quel periodo Cia e Mossad lo avrebbero reclutato per fondare un gruppo capace di attrarre jihadisti di vari paesi in un unico luogo: e tenerli così lontani da Israele.

    La stretta collaborazione tra i servizi di Washington e di Tel Aviv non ha però impedito lo spionaggio incrociato tra i due grandi alleati. E così – ha rivelato il settimanale Der Spiegel – l’intelligence israeliana ha intercettato le conversazioni del Segretario di stato Usa, John Kerry, con i mediatori arabi e con l’Autorità palestinese: per avere le risposte pronte durante l’ultimo tentativo di negoziato con i palestinesi.

   L’esempio più noto di tecnologia di spionaggio israeliana è il programma Pegasus, una creazione, come si diceva prima,  di NSO Group, una società tecnicamente privata composta principalmente da veterani dell’Unità 8200. Il programma è stato utilizzato per intercettare più di 50.000 persone di spicco in tutto il mondo. Ciò includeva decine di difensori dei diritti umani, quasi 200 giornalisti, diversi reali arabi e oltre 600 politici, tra cui il Presidente francese Emmanuel Macron, il Primo Ministro pakistano Imran Khan e il Presidente iracheno Barham Salih.

   Nel frattempo, il Primo Ministro indiano Narendra Modi ha utilizzato Pegasus per screditare i suoi avversari personali. Altri membri del suo governo hanno violato il telefono di una donna che accusava il presidente della Corte Suprema dell’India di averla stuprata.

   Pegasus è stato anche trovato installato sul telefono del giornalista del Washington Post assassinato Jamal Khashoggi, il che implica che la NSO stesse collaborando con il governo saudita, aiutandolo a reprimere il dissenso e le critiche.

   Pegasus funziona inviando un messaggio di testo a un dispositivo mirato. Se un utente clicca sul link fornito, scaricherà automaticamente il programma spia. Una volta infettato, è possibile tracciare la posizione e i movimenti di un individuo, acquisire schermate, accendere la fotocamera e il microfono del telefono, recuperare messaggi e rubare password.

   Ma mentre Pegasus di NSO ha fatto notizia in tutto il mondo, un’altra azienda, più preoccupante e pericolosa, è passata inosservata. Quell’azienda è Toka, fondata dall’ex Ministro della Difesa e Primo Ministro israeliano, Ehud Barak, con l’aiuto di alcuni ufficiali dell’Unità 8200. Toka può infiltrarsi in qualsiasi dispositivo connesso a Internet, inclusi i dispositivi Amazon Echoes, televisori, frigoriferi e altri elettrodomestici. La giornalista Whitney Webb ha dichiarato che la società agisce effettivamente come un gruppo di facciata per le operazioni di spionaggio del governo israeliano.

   Una terza società di spionaggio privata piena di laureati dell’Unità 8200 è Candiru. La società con sede a Tel Aviv esiste a malapena, ufficialmente. Non ha un sito web. È opinione diffusa che Candiru fosse dietro gli attacchi informatici osservati in Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Singapore, Qatar e Uzbekistan.

   La compagnia prende il nome da un pesce parassita dell’Amazzonia che si dice (apocrifamente) risalga i flussi di urina umana ed entri nel corpo attraverso l’uretra. È un’analogia appropriata per un’azienda che passa il suo tempo a trovare falle di sicurezza nei sistemi operativi Android e iOS e nei motori di ricerca (browser) come Chrome, Firefox e Safari, usando questa conoscenza per spiare obiettivi ignari.

   L’utilità di questi gruppi di spionaggio israeliani tecnicamente privati, affollati di ex militari dei servizi di spionaggio è che consentono al governo una certa misura di plausibile negabilità quando effettuano attacchi contro nazioni straniere. Come ha spiegato Haaretz, “Chi possieda queste società di spionaggio non è chiaro, ma i loro dipendenti non sono militari. Di conseguenza, possono risolvere il problema dell’esercito, anche se la soluzione che forniscono è imperfetta”.

MICROSOFT

    I dati di LinkedIn suggeriscono che ci sono almeno 166 ex membri dell’Unità 8200 che hanno continuato a lavorare per Microsoft. Oltre a quelli già citati, altri includono Ayelet Steinitz, ex Responsabile delle Alleanze Strategiche Globali di Microsoft, Tomer Lev, Ingegnere Informatico Capo, e i Responsabili dello Sviluppo, Maayan Mazig, Or Serok-Jeppa e Yuval Derman.

   In particolare, anche il gigante con sede a Seattle si appoggia ampiamente agli ex professionisti dell’Unità 8200 per progettare e mantenere il suo apparato di sicurezza globale. Esempi di questo fenomeno includono gli esperti di sicurezza Lia Yeshoua, Yogev Shitrit, Guni Merom, Meitar Pinto e Yaniv Carmel, l’ingegnere del Programma di Protezione dalle Minacce Gilron Tsabkevich, l’analista Danielle Poleg, il Responsabile dell’individuazione delle minacce Itai Grady e il Responsabile delle soluzioni di sicurezza Liat Lisha. Nei casi di Merom, Carmel e Pinto, sono passati direttamente dall’Unità 8200 alla squadra di Microsoft, suggerendo ancora una volta che Microsoft sta reclutando attivamente dall’Unità.

   Anche altri prodotti di sicurezza Microsoft come Microsoft Defender Antivirus e Microsoft Azure Secure Cloud Computing sono progettati e gestiti da personale ex Unita 8200. Questi includono l’ex Architetto Capo Michael Bargury, il Responsabile Capo dello Sviluppo di Programma Shlomi Haba, i Responsabili dello Sviluppo di Programma Yaniv Yehuda, Assaf Israel e Michal Ben Yaacov, il Responsabile Capo di Sviluppo Tal Rosler, lo Sviluppatore di Programma Adi Griever e il Responsabile dello Sviluppo Yael Genut.

   Ciò è degno di nota, poiché è stato riferito che il programma intrusivo (malware) probabilmente prodotto dall’Unità 8200 è stato utilizzato per attaccare i prodotti Microsoft, come il suo sistema operativo Windows. Secondo quanto riferito, ha sfruttato le falle che ha trovato per attaccare i sistemi di controllo, cancellare i dischi rigidi e spegnere i sistemi chiave, come le infrastrutture energetiche dell’Iran

TECNOLOGIE E GOVERNI

  L’enorme quantità di persone che si diplomano in un’organizzazione come l’Unità 8200 e continuano a influenzare le più grandi società di comunicazione non può non destare preoccupazione.

   L’unità 8200 ha sicuramente una reputazione di eccellenza nel suo campo. Il problema è che il loro mestiere include spionaggio, estorsioni, gravi violazioni dei diritti personali e la violazione informatica proprio delle società tecnologiche che ora li stanno assumendo in massa. Tuttavia, questo non sembra essere uno scenario da bracconiere trasformato in guardiacaccia; non vi è alcuna indicazione che la Silicon Valley stia assumendo informatori.

   Naturalmente, Israele è tutt’altro che l’unico Paese che tenta di spiare i nemici o manipolare l’opinione pubblica. Tuttavia, le ex spie di Paesi avversari come Russia, Venezuela o Iran non vengono assunte a centinaia per progettare, mantenere e supervisionare i più grandi canali di comunicazione pubblica. Infatti, non sono emerse prove di ex-FSB (Russia) ex-SEBIN (Venezuela) o ex agenti del Ministero dell’Intelligence Iraniano che lavorassero presso le società della Silicon Valley.

   MintPress ha già documentato come, negli ultimi anni, grandi aziende tecnologiche come Twitter, Facebook, Google, TikTok e Reddit abbiano assunto centinaia di ex agenti provenienti da CIA, NSA, dall’FBI, dai servizi segreti, dalla NATO e da altre agenzie di “sicurezza”. Il fatto che l’Unità 8200 sia anche una riserva di reclutamento evidenzia quanto Israele sia considerato un forte alleato in Occidente.

   Tuttavia, evidenzia anche la crescente intersezione tra la Silicon Valley e diversi governi e mina la falsa pretesa che le grandi aziende tecnologiche vogliano proteggere e tutelare la riservatezza in rete.

   Alan MacLeod scrive per MintPress News. Dopo aver completato il suo dottorato di ricerca nel 2017, ha pubblicato due libri: Bad News From Venezuela: Twenty Years of Fake News and Misreportin (Cattive Notizie Dal Venezuela: Vent’anni di Notizie False e Mistificazioni) e Propaganda in the Information Age: Still Manufacturing Consent (Propaganda nell’Era dell’Informazione: Fabbricare il Consenso), oltre a numerosi articoli accademici. Ha anche collaborato con FAIR.org The Guardian, Salon, The Grayzone, Jacobin Magazine, Common Dreams, American Herald Tribune e The Canary.

 ISRAELE INGRANAGGIO DELLA CONTRORIVOLUZIONE MONDIALE

   L’assalto nel 2010 a una flottiglia pacifista ci deve farci interrogare sul reale ruolo di Israele, sui rapporti che ci sono tra Stati Uniti e Israele e dell’interconnessione tra complesso industriale – militare americano e il suo omonimo israeliano. Per esempio: la General Dynamics, uno dei grandi produttori mondiali di armi degli U.S.A. è proprietario del 25% dell’Elbit che è il secondo produttore di armi israeliane. Ma non c’è solo questo, Israele non è solo il boia del popolo palestinese, esso è un ingranaggio della controrivoluzione mondiale. Quest’aspetto assume forme diverse:

  1. Come la vendita di materiale di guerra (Israele consacra il 9% del suo P.I.L. alla guerra) o di sorveglianza poliziesca o di spionaggio;
  2. Addestramento di personale alla lotta contro la guerriglia;
  3. Inquadramento di milizie paramilitari nei paesi dove il regime al potere è minacciato da rivolte popolari.





Vediamo alcuni esempi:

  1. Colombia: le competenze sioniste sono state messe a servizio del narcopresidente Uribe per aiutarlo a distruggere le FARC, è ben noto lo sporco lavoro del colonnello Yair Klein per quanto riguarda vendita di armi e addestramento dei paramilitari colombiani;
  2. Georgia: i consiglieri militari Israeliani e hanno addestrato l’esercito georgiano per l’attacco dell’Ossezia del sud e hanno installato basi missilistiche che possono attentare la sicurezza dell’Iran;
  3. Sri Lanka: i consiglieri israeliani hanno aiutato il governo di Colombo nella lotta di sterminio contro i ribelli Tamil;
  4. USA; la sorveglianza del muro di 3500 Km che separa gli USA dal Messico è assicurata da materiale israeliano.






   Non è la prima volta che Israele si assume il compito di fare il lavoro sporco di vendere armi a controrivoluzionari quando l’imperialismo USA vuole “mantenersi con le mani pulite”. Basta ricordarsi dell’Irangate, dove gli intermediari Israeliani fornirono armi statunitensi all’Iran per evitare che l’Iraq vincesse la guerra e con il ricavato di questa intermediazione, fornirono armi alla controrivoluzione nicaraguense.


   Israele è stato dagli anni ’60 e ’70 un subappaltatore del lavoro sporco degli Stati Uniti. In America Latina, in Africa e in Asia, Israele prima come Stato e in seguito con le aziende private ha svolto contemporaneamente questo compito affidatogli dall’imperialismo USA e ha fatto anche i suoi interessi.

   In Colombia i paramilitari hanno goduto un clima generale d’impunità, fino al gennaio 1989, quando un gruppo di uomini armati guidato dal famigerato narcotrafficante Alonso de Jesùs Baquero, si macchiò di un crimine dell’uccisione di 11 funzionari del potere giudiziario a La Rochela, che causò un’ondata di proteste internazionali e costrinse l’allora presidente Barco Vargas a “disconoscere” le organizzazioni paramilitari e a decretarne lo “scioglimento”, anche se nessuna misura fu intrapresa realmente per perseguirle e a recidere il legame con le forze armate.


   L’inchiesta sul massacro di La Rochela rivelò un altro particolare: alcuni dei membri del gruppo criminale erano stati addestrati da una ventina di mercenari Israeliani e da cinque “ex membri della SAS”, per le operazioni nella selva[13]


   Quello di La Rochela non fu l’unico massacro effettuato da uomini addestrati dai mercenari israeliani e britannici. Il 4 marzo 1988, un gruppo di sicari assassinò venti raccoglitori di banane nelle fattorie Honduras e La Negra del distretto di Urabà; il mese successivo lo stesso gruppo paramilitare entrava a Turbo per sterminare un gruppo di lavoratori scampato alla strage di Urabà. Le indagini sui due massacri individuarono narcos, proprietari terrieri, ufficiali dell’esercito.


   Il gruppo di addestratori era guidato dal famigerato colonnello Yair Klein, già membro delle forze di élite di Israele. Nel 1985 dimessosi dalle forze armate, Klein aveva costituito una società di “consulenza militare” con lo scopo di vendere armi e fornire consigliere ai paesi terzi. Tra gli affari più grossi che questa società è stata la vendita di armi per due milioni di dollari a favore delle milizie falangiste libanesi.

   L’intervento di Israele in America Latina si sviluppata anche in Perù. Questo intervento contro la guerra popolare diretta dal PCP è stato denunciato in due documenti.


   Il primo documento è quello del Movimento Popolare Perù, organismo generato del PCP, che nel documento DENUNCIAMO ALLA OPINIONE PUBBLICA NAZIONALE E INTERNAZIONALE IL GRANDE GENOCIDIO CONTRO IL POPOLO ALLO SCOPO DÌ APPLICARE IL TRATTATO DÌ LIBERO COMMERCIO CON L’IMPERIALISMO YANQUI DÌ ANNIENTARE LA GUERRA POPOLARE del novembre 2009, dice in maniera esplicita:
“COME PARTE DI QUESTO MAGGIORE INTERVENTO MILITARE DELL’IMPERIALISMO YANQUI, IL GOVERNO DI GARCÌA- GAMPIETRI CONTRATTA I SERVIZI DEI CONSIGLIERI MILITARI ISRAELIANI PER SVILUPPARE ANCOR PIÙ LA “LA GUERRA DI BASSA INTENSITÀ” DIRETTA DAL COMANDO SUD DEGLI SS.UU.”[14]


   L’equipaggiamento dei militari israeliani, comandati dal generale B. Ziv., consiglierà l’Esercito Peruviano su come affrontare il “narco-terrorismo” nella zona della Valle dei fiumi Apurìmac ed Ene (VRAE) e che questo lavoro impegneranno 12 milioni di dollari, leggiamo nel quotidiano “La primera” di Lima, 1° novembre 2009.


   Un militare a riposo ha avvertito che questi consiglieri potrebbero rientrare nel tentativo di stabilire “una testa di ponte” per “giustificare la presenza di una base di interdizione elettromagnetica” come parte dei “comandi cibernetici che i nordamericani stanno già installando in Sudamerica”, “ Così i nordamericani con l’aiuto del generale B. Zivnon necessiterebbero più di avere un forte contingente terreste, potrebbe bastare questa base cibernetica per mobilitare gli aerei dalle basi in Colombia o, se necessario, ai mercenari ‘comandanti del Blackwater’ per operazioni che non avrebbero nulla a che vedere con la lotta contro-sovversiva”. “Gli israeliani realizzarono opere di preparazione dello Stato Maggiore del Gruppo nazionale di Pacificazione, fecero lavori di addestramento militare nella selva, probabilmente nella base contro sovversiva di Mazamari, con pattuglie delle tre forze armate e raccomandarono l’acquisto di strumenti di intelligence elettronico e logistico. Il contratto che hanno firmato con il Ministero della Difesa è di 12 milioni di dollari”.


   Questo significa che i “consiglieri israeliani” vanno a servire il piano egemonista e controrivoluzionario del padrone yanqui, servono alla lotta contro il Partito Comunista del Perù, contro la ribellione maoista in tutto il paese che cerca di forgiare un potente movimento antimperialista in Perù, America Latina e nel mondo.


   Lo Stato di Israele da tempo svolge il suo ruolo come strumento dell’imperialismo yanqui, anche in America Latina e nel Perù. E’ una triangolazione per eludere i suoi stessi controllori domestici dell’imperialismo yanqui sulla vendita di armi, sul dispiegamento di truppe e sulla preparazione ad operazioni sotto copertura all’estero. E nel recente caso del Perù, per dissimulare il suo intervento dietro “il commercio di assistenza da parte dell’impresario israeliano. Per questo, noi denunciamo l’attuale intervento yanqui contro il nostro popolo come la nuova guerra segreta del genocida Obama


  Quest’accentuazione della presenza militare imperialista yaqui e sionista in America Latina nasce come primo motivo per bloccare la guerra popolare in Perù diretta del PCP e come secondo motivo contenere le presenze degli altri imperialismi.


   Nel dicembre 2008 il presidente brasiliano Lula ha approvato dei cambiamenti nella Strategia della Difesa[15]. Varie brigate della fanteria sono in procinto di trasferimento dal Litorale verso la regione centrale di Planoalto con l’obiettivo di difendere l’Amazzonia. In questa regione saranno creati 28 nuovi posti di frontiera che si sommano ai 21 adesso già esistenti. L’esercito è previsto un aumento di 59.000 nuovi effettivi. Quest’aumento sarà focalizzato nella regione amazzonica, la cui difesa è il nodo strategico per il Brasile. Dal 2004 la spesa militare del Brasile è aumentata del 45%, senza contare i recenti acquisti di sottomarini, elicotteri e 35 caccia di ultima generazione. Secondo un’informazione di O Estado de Sao Paulo (25 aprile 2010), il Ministero della Difesa brasiliano ha consegnato alla forza aerea 12 elicotteri di attacco comprati dalla Russia destinati alla base aerea di Porto Velbo, in Rondonia, stato amazzonico al confine con la Bolivia. Sono i primi elicotteri da attacco che possiede e la prima spesa militare fatta con la Russia. In pochi giorni, quando ha annunciato l’accordo con la Francia per costruire 36 caccia Raphale, quasi tutti in Brasile, si sarà completato un profondo cambiamento verso la creazione di un complesso militare industriale autonomo.


   Che questo sia un segno tangibile di conflitto interimperialistico per il controllo dell’America Latina, si può desumere dall’edizione del Diario del Pueblo (28.10.2010) dedicata alla crescita della marina da guerra cinese e del suo dispiegamento nel Pacifico occidentale. Le relazioni nel Pacifico stanno cambiando, il rafforzamento in atto delle forze navali degli USA in questa regione è causato dalla scalata militare cinese. In America Latina una giovane potenza si sta preparando a sostituire, anche sul piano militare, il decadente imperialismo USA.


   Tornando alla presenza sionista in Perù la seconda denuncia viene da un documento del Comitato Centrale del PCP[16] dell’aprile 2010: “Hanno contrattato con consiglieri israeliani, la CIA non è bastata; il Mossad dice: servono per la lotta antisovversiva elicotteri notturni con più potenza di fuoco, questo richiede più soldi dal parlamento, hanno cambiato le funzioni dei giudici nelle zone di emergenza, ora lo fa direttamente la polizia e c’è una nuova legge – la cosiddetta “dell’impunità” con la quale la polizia è autorizzata a sparare senza rispondere per questo”.


   Qui ci sono due aspetti: il primo è quello della legislazione antisovversiva che ricorda quella dei territori palestinesi occupati e la seconda quello degli elicotteri notturni.


   Questi elicotteri ufficialmente per scopi “antisovversivi”, in realtà sono per scopi di controllo e forse per qualcosa di più tremendo. Questi elicotteri sono stati visti a Lima dal 2008, dove giravano in cerchio attorno alle aree più popolate. Dopo che sono passate sopra le case delle persone benestanti, gli abitanti cominciano ad acquistare medicine (che è escluso per la maggioranza della popolazione di Lima).


   Ora le forze di polizia hanno la capacità tecnica per rintracciare persone da elicotteri: sono in grado di vedere elettronicamente la loro firma del DNA sullo schermo di un computer. Questo è uno dei motivi perché nei vari paesi si è desiderosi di raccogliere un campione di DNA, dalle salive in ogni occasione. In seguito il DNA è digitalizzato ed entra nelle banche dati informatiche governative e può essere monitorato o usato per torturare le persone.

   In questi ultimi anni si è accentuato il processo d’integrazione tra strategie israeliane e NATO.


   Nell’aprile 2001 Israele firma al quartier generale della Nato a Bruxelles l’accordo di sicurezza, impegnandosi a proteggere le informazioni classificate che riceverà dalla cooperazione militare.

   Nel giugno 2003 il governo italiano stipula con quello israeliano un memorandum d’intesa per la cooperazione nel settore militare che prevede tra l’altro lo sviluppo congiunto di un nuovo sistema di guerra elettronica. Nel febbraio 2005 il segretario generale della Nato compie la prima visita ufficiale in Israele, dove incontra le massime autorità militari israeliane per “espandere la cooperazione militare”. Nel marzo dello stesso anno si svolge la prima esercitazione navale congiunta Israele – Nato. In giugno, la marina Israeliana partecipa a un’esercitazione Nato del Golfo di Taranto. In luglio le truppe israeliane partecipano a un’esercitazione Nato “antiterrorismo” che si svolge in Ucraina. Nell’ottobre del 2006, Nato e Israele concludono un accordo che stabilisce una più stretta collaborazione israeliana al programma Nato “Dialogo mediterraneo”, il cui scopo è “contribuire alla sicurezza e stabilità della regione”. In tale quadro “Nato e Israele si accordano sulle modalità del contributo israeliano all’operazione marittima Nato Active Endeavour”. Israele è così premiato dalla Nato per l’attacco e l’invasione del Libano. Le forze navali Israeliane, che insieme con quelle aeree e terrestri hanno appena martellato il Libano con migliaia di tonnellate di bombe facendo stragi di civili, sono integrate nelle operazioni Nato che dovrebbe combattere il “combattere il terrorismo nel Mediterraneo “.


   Il 2 dicembre 2008, circa tre settimane prima del criminale attacco a Gaza, la Nato ratifica il “programma di cooperazione individuale” con Israele. Esso comprende “controterrorismo”, tra cui scambio d’informazioni tra i servizi segreti; connessione di Israele al sistema elettronico Nato; cooperazione nel settore degli armamenti, aumento delle esercitazioni militari congiunte Nato – Israele; allargamento della cooperazione nella lotta contro la proliferazione nucleare (tutto da ridere, perché Israele è l’unica potenza nucleare della regione, non solo, ha rifiutato di firmare qualsiasi trattato di non proliferazione). L’11 gennaio 2009, due settimane circa dopo l’attacco criminale delle forze militari a Gaza con il relativo massacro della popolazione civile, il segretario generale della Nato si reca in visita ufficiale in Israele nell’ambito del “Dialogo mediterraneo” (l’umorismo è molto diffuso negli alti vertici militari). Nel suo discorso ribadisce che “Hamas, con i suoi continui attacchi di razzi contro Israele, si è addossato la responsabilità delle tremende sofferenze del popolo che dice di rappresentare”.


   Nell’ambito della cooperazione Nato – Israele, l’Italia è centrale.


   La cooperazione militare Italia – Israele è stabilita dalla legge n. 94 del 17 maggio 2005. La cooperazione tra i ministeri della difesa e le forze armate dei due paesi riguarda l’importazione, l’esportazione e il transito di materiali militari, l’organizzazione delle forze armate, la formazione/addestramento. Sono previste a tale scopo riunioni dei ministri della difesa e dei comandanti in capo dei due paesi, scambio di esperienze fra gli esperti, organizzazione delle attività di addestramento e delle esercitazioni. In tale quadro, quando nel marzo 2005, ci fu la prima esercitazione congiunta Nato – Israele nel Mar Rosso, a guidare la flotta era la marina italiana. Chissà se in quell’occasione si esercitarono ad assaltare anche le navi disarmate dei pacifisti.


   E in questo quadro di rafforzamento imperialista nell’area del Mediterraneo e del Medio Oriente, a Sigonella, il 20 gennaio 2009 quando tutti gli occhi dei media sono puntati all’inauguration day di Obama, s’inaugura il sistema Nato Ags.

   Questo sistema, spiega il comunicato ufficiale[44] servirà a sorvegliare non il territorio Nato, ma il “terreno”, fornendo importanti funzioni “prima e durante le operazioni Nato” in altri paesi. Esso sarà “uno strumento chiave per rendere più incisiva la Forza di risposta della Nato (Nrf)”: poiché deve fornire il quadro dettagliato del territorio da occupare, permettendo anche di “individuare e prendere di mira veicoli in movimento”. Ciò sarà reso possibile da vari tipi di piattaforme aeree e stazioni di controllo terrestri. Si tratta del più sofisticato sistema di spionaggio elettronico, finalizzato non alla difesa del territorio della Nato, ma potenziamento della sua capacità offensiva “fuori aerea”, soprattutto quella mediorientale.

   Bisogna capirsi, perché quando si parla del ruolo internazionale di Israele e del sionismo, so benissimo che si rischia di scadere nel complottismo più deteriore e reazionario, del tipo “protocolli dei saggi anziani di Sion” e robacce del genere.


  Quando dico che Israele è un ingranaggio della controrivoluzione mondiale, non intendo dire che Israele è uno strumento attivo di essa, e che l’imperialismo non è senza contraddizioni. Anzi tutto il contrario. Perciò quando si parla dell’influenza della Lobbie sionista, si deve intendere dell’attività di un gruppo di capitalisti di diversi paesi, che hanno in comune l’origine ebraica, nel cercare di influenzare l’attività degli USA (come di altri paesi imperialisti) e che partecipano, di fatto, attivamente a determinarne l’orientamento.


   Perciò quella frazione borghese, denominata Lobbie sionista, cerca di influenzare la politica USA e per questo entra spesso in conflitto con gli imperialisti rivali (come l’Europa) e con altre frazioni borghesi interne (o esterne) agli Stati Unit


[1] L’Unità 8200 è una unità militare forze armate israeliane incaricata dello spionaggio dei segnali elettronici (ELINT), OSINT ovvero “Intelligence su fonti aperte” che è quella disciplina dell’intelligence che si occupa della ricerca, raccolta ed analisi di dati e di notizie d’interesse pubblico tratte da fonti aperte, decrittazione di informazioni e guerra cibernetica. https://it.wikipedia.org/wiki/Unit%C3%A0_8200 

[2] MintPress News è un sito di notizie americano di estrema sinistra fondato e curato da Mnar Adley, lanciato nel gennaio 2012. Copre questioni politiche, economiche, di affari esteri e ambienta. https://en.wikipedia.org/wiki/MintPress_News

[3] http://www.bocchescucite.org/le-ex-spie-israeliane-lavorano-per-google-facebook-e-microsoft/

[4] https://www.2duerighe.com/attualita/130625-pegasus-e-solo-lultima-creatura-dellunita-di-intelligence-israeliana-8200-le-operazioni-di-influenza-di-israele-ieri-e-oggi-passano-da-tools-di-cyber-war.html

[5]                                                                          C.s.

[6] http://www.bocchescucite.org/le-ex-spie-israeliane-lavorano-per-google-facebook-e-microsoft/

[7]                                                               C.s

[8] https://www.blackpost.it/2021/11/08/amazon-e-google-firmano-un-accordo-da-un-milione-di-euro-per-fornire-la-propria-tecnologia-allesercito-israeliano/

[9] https://www.dailymuslim.it/2022/09/dipendenti-google-e-amazon-protestano-per-gli-accordi-con-israele/

http://www.bocchescucite.org/i-dipendenti-di-google-e-amazon-condannano-laccordo-con-israele/

[10] https://en.wikipedia.org/wiki/Emi_Palmor

https://qudsnen.co/hundreds-of-former-israeli-spies-working-in-top-jobs-in-many-worlds-biggest-tech-companies-study-reveals/

[11] https://ilmanifesto.it/i-documenti-segreti-del-ruolo-americano-nella-guerra-disraele

[12]                                               C.s.

[13]  Informe Confidencial del Das al Juzgado Segundo de Orden Pùblico del 10 maggio 1988.

[14] http://www.guardareavanti.info/mlm/Denunciamos2009.htm

[15] http://selvasorg.blogspot.com/2010/05/brasile-sfida-il-piano-colombia.html

[16] http://proletaricomunisti.blogspot.com/2010/06/pc-quotidiano-7-8-maggio

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~ di marcos61 su novembre 29, 2022.

Una Risposta to “EX AGENTI ISRAELIANI LAVORANO PER GOOGLE, FACEBOOK E MICROSO”

  1. TANTO DI CAPPELLO A QUESTO ARTICOLO; CONCORDO IN PIENO A QUANTO SCRITTO

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