ALCUNI ESEMPI DELL’UTILIZZO DEL METODO TAVISTOCK IN ITALIA
Il Tavistock ha influenzato e influenza tuttora, sia direttamente che indirettamente e in tale profondità la vita di molte persone. Tutte le tecniche del modello Tavistock hanno uno scopo: stroncare la forza psicologica di un individuo e renderlo debole, impotente e controllabile. Qualsiasi tecnica che induce al crollo dell’unità familiare e dei principi morali che una famiglia può dare ai suoi membri, viene usata dagli scienziati di Tavistock come arma di controllo di massa. I metodi della psicologia freudiana comportamentale inducono disturbi mentali permanenti destabilizzando il carattere di chi si sottopone a quei trattamenti. Alle vittime viene poi raccomandato di “instaurare nuovi rituali si interazione personale”, che significa indulgere brevi rapporti sessuali che realmente lasciano i partecipanti alla deriva senza stabili relazioni sociali nella loro vita. C’è da chiedersi in Italia come siamo messi in merito all’utilizzo di queste tecniche.
Gli esempi degli usi deviati e criminali della scienza abbondano. Possiamo portare come esempio in merito a questi usi deviati un personaggio come Luigi Cancrini[1] psichiatra, psicologo e ipnoterapeuta, denunciato da Paolo Ferraro nel suo memoriale[2]. Emerge dal diario del padre del magistrato che venivano organizzate sedute nascoste dal dott. Luigi Cancrini il quale utilizzava “lo squilibrio di alcuni parenti” e la loro aggredibile sfera, il tutto ha facilitato il compito per la distruzione della sfera affettiva-relazionale tra la famiglia di origine e Paolo Ferraro. Luigi Cancrini è il presidente del Centro Studi Terapia Familiare[3] ha avuto fin dall’inizio regolari rapporti di scambio culturale e di ricerca con tutti i più importanti Istituti di Terapia Sistemica americani ed europei: rapporti di collaborazione sono stati stabiliti in particolare con la Tavistock Clinic di Londra[4].
Andiamo a curiosare a Portogruaro (VE), in questo piccolo paese della provincia di Venezia negli anni Ottanta venne fondata una setta dal nome Telsen Sao o Cenacolo 33[5].
Nel 1988, una baby-sitter, di nome Annalaura Pedron, fu trovata uccisa, seminuda, sul divano dell’appartamento in cui lavorava a Pordenone. L’assassino l’aveva soffocata con un cuscino aver avvolto nastro adesivo intorno al collo.
Dopo 20 anni furono riaperte le indagini e Renato Minozzi fondatore di Cenacolo 33 e di Telsen Sao, parlando del gruppo ha detto: “Eravamo accumunati dalla ricerca del paranormale, al confine tra realtà e fantasia. Ci vedevamo il mercoledì o giovedì sera per un incontro informale e poi la domenica per una giornata di festa e giochi”[6]. Riferendosi all’omicidio di Annalaura Pedron, Minozzi esclude ogni collegamento con la setta.
Il DNA era di David Rosset che all’epoca dell’omicidio aveva 14 anni. Il processo si riaprì nel 2010 davanti al tribunale dei minori di Trieste. I difensori di David Rosset, sollevano un’eccezione. Secondo loro, infatti, il presidente del collegio Vincenzo Colarieti si sarebbe occupato dell’inchiesta nel 1994: tra le novemila pagine che danno corpo ai 16 faldoni dell’indagine, hanno trovato, proprio in fondo, un documento che richiama il fascicolo 604/88 contenente una sentenza del pretore di Pordenone pronunciata l’8 ottobre 1990. Avverso, a quella sentenza, l’imputato per tre ipotesi di reato, l’ex patron di Canale 55 Ottavio Ermini (deceduto nell’ottobre 2002 nelle isole Comore), aveva presentato appello. Si tratta di un verbale in cui risulta facente parte della corte d’appello Vincenzo Colarieti, avverso un procedimento esperito in questura. Nel diritto di procedura penale l’incompatibilità è evidente ma si decide ugualmente di renderlo compatibile attraverso una forzatura giuridica[7]. Sorprendentemente il giudice Colarieti viene rieletto come presidente del collegio giudicante e decide di nominare dei consulenti psichiatrici per valutare la colpevolezza/innocenza di David Rosset.
Viene il Dott. Andrea Clarici che si è formato nell’Osservazione Infantile e in Psicoterapia psicanalitica per l’infanzia e l’adolescenza e la famiglia presso il Centro Studi Martha Harris (Istituto Tavistock – sedi di Venezia, Firenze e Londra). A Londra è stato psicoterapeuta onorario presso il Great Ormond Strett Hospital for Sick Children, dove ha svolto attività nell’Equipe per i disturbi alimentari e nell’Equipe contro l’abuso emozionale. Diplomato in Infant Observation – modello Tavistock. Un altro consulente è stato il Dott. Calogero Anzallo un Psicopatologo forense (master biennale Università di Torino direttore del corso Prof. Ugo Fornari[8]).
La perizia fatta da questi personaggi stabilì che David Rosset avesse un forte ritardo nella maturazione e che quindi nel 1988, anche se i 14 anni li aveva compiuti da poco, era come se fosse più giovane. Alla “maturazione anagrafica” non corrispondeva insomma quella psichica. Venne assolto. Sarebbe interessante capire se sia stata considerata influente l’appartenenza alla setta Telsen Sao, se l’ambiente in era cresciuto avesse potuto condizionarne il comportamento.
[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Cancrini
[2] http://paoloferraro.over-blog.com/2012/04/1-la-grande-discovery-memoriale.html
[3] https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Cancrini
[4] http://paoloferraro1.blog.com/2013/07/31/tavistock-psichiatria-deviata
[5] https://mikimoz.blogspot.com/2022/07/delitto-pedron-telsen-sao.html
[6] http://paoloferraro1.blog.com/2013/07/31/tavistock-psichiatria-deviata
[7] C.s.
[8] È lo stesso personaggio che mandò in galera con la sua perizia Anna Maria Franzoni.