DERIVE AUTORITARIE DETERMINATE DALL’USO DELLA PISCOTRONICA

DERIVE AUTORITARIE DETERMINATE DALL’USO DELLA PSICOTRONICA

   L’idea che la democrazia borghese sia un sistema rappresentativo parlamentare coniugato con un ordinamento giuridico garante di un insieme più o meno esteso di libertà formali è un’idea sostanzialmente sbagliata che rimanda a una concezione dello Stato dell’imperialismo che non è marxista-leninista. Quest’idea si basa infatti su una concezione idealistica che antepone il concetto di democrazia borghese alla sua base economica e sociale. Ne viene fuori così un problema astratto di definizione di cosa sia e di cosa debba essere la democrazia che, se contribuisce sul piano politico a supportare e legittimare determinati interessi delle classi reazionarie, serve a confondere e oscurare la coscienza di classe del proletariato e delle masse popolari.

   La democrazia borghese non è un’idea astratta, ma una categoria storica, economica e politica. La democrazia borghese era il riflesso di una struttura produttiva e di un tipo di mercato regolati dalla libera concorrenza e caratterizzati da una dinamica sostanzialmente espansiva. Era quindi, conseguentemente, anche un riflesso di una sovrastruttura caratterizzata da una società civile relativamente autonoma dallo Stato borghese, cosa che comportava un livello di pressione degli apparati burocratico-militari relativamente contenuto. Lo Stato era una sorta di “guardiano notturno”, legittimava e sanciva  con la sua presenza il capitalismo e gli interessi delle classi dominanti, ma interveniva attivamente con la repressione solo nelle situazioni critiche.   Questa era appunto l’epoca deli liberalismo classico borghese che, nei paesi in cui si potuto affermare liberamente, garantiva mediamente condizioni molto più favorevoli di quelle attuali, per lo sviluppo dell’organizzazione e dell’iniziativa indipendente del proletariato. La democrazia borghese e il liberalismo borghese vengono meno con la fine dell’Ottocento.

   Con l’affermazione dell’imperialismo si ha anche, nella prima guerra mondiale, pur a diverse velocità, la formazione del Capitalismo Monopolistico di Stato (CMS) nei vari stati imperialisti. Sulla base di questo CMS si è via via sviluppato, negli anni successivi, il Sistema del Capitalismo Monopolistico di Stato (SCMS). Quest’ultimo, legando indissolubilmente tra loro sul piano economo-sociale e burocratico-militare la società civile e gli apparati Statali repressivi, ha intrinsecamente assunto una natura reazionaria e corporativa. Il SCMS e quindi il corporativismo a esso organicamente connesso escludono qualsiasi forma di democrazia borghese. Il CMS e il SCMS hanno oggettivamente svuotato e quindi superato la democrazia borghese e sancito la fine del liberalismo classico borghese. Con l’affermazione del SCMS, il corporativismo è diventato la base anche dei sistemi di rappresentanza parlamentare.

   La democrazia borghese può dunque essere sinteticamente definita come un sistema formale di diritti e libertà democratiche fondato sul capitalismo espansivo e su una sovrastruttura liberale classica; è evidente che questo tipo di sistema di democrazia formale è ben diverso dal sistema delle libertà formali che si può determinare sulla base dell’imperialismo. In quest’ultimo caso è insito che nel CMS un nucleo fascista che, nei casi in cui non dia luogo a una forma apertamente fascista, opera comunque condizionando fortemente in senso regressivo e limitativo lo stesso sistema delle libertà formali.

   Questo significa semplicemente che, dal punto di vista della teoria del marxista, era impossibile che in Italia che dopo la causata del fascismo fosse possibile un ritorno alla vecchia democrazia formale.

   Ora vediamo come l’utilizzo massiccio delle tecnologie invasive e in particolare della psicotronica favoriscono questa tendenza al fascismo.


   Nel 1975, un neuropsicologo Don R. Justesen, direttore dei Laboratori di Neuropsicologia Sperimentale presso il Veterans Administration Hospital di Kansas City, fece trapelare inconsapevolmente le informazioni sulla sicurezza nazionale. Ha pubblicato un articolo su American Psychologist sull’influenza delle microonde sul comportamento degli esseri viventi.


   Nell’articolo ha citato i risultati di un esperimento descrittogli dal collega, Joseph C. Sharp, che stava lavorando al Progetto  Pandora[1].


   Don R. Justesen ha scritto nel suo articolo: “Irradiandosi con queste microonde ‘modulate dalla voce’, Sharp e Grove sono state prontamente in grado di ascoltare, identificare e distinguere tra le 9 parole. I suoni uditi non erano dissimili da quelli emessi da persone con laringe artificiale” (pag. 396).


   Che questo sistema sia stato successivamente perfezionato è dimostrato dal documento apparso sul sito web della US Environmental Protection Agency nel 1997, dove il suo Office of Research and Development ha presentato il progetto del Dipartimento della “Difesa”: “Communication Via the Microwave Auditory Effect”. 

   Nella descrizione c’era scritto: “Viene descritta una tecnologia innovativa e rivoluzionaria che offre comunicazioni a radiofrequenza (RF) a bassa probabilità di intercettazione. La fattibilità del concetto è stata stabilita utilizzando sia un sistema di laboratorio a bassa intensità che un trasmettitore RF ad alta potenza. Esistono numerose applicazioni militari nelle aree di ricerca e salvataggio, sicurezza e operazioni speciali”. 


  Nel gennaio 2007 il Washington Post ha scritto sullo stesso argomento: “Nel 2002, l’Air Force Research Laboratory ha brevettato proprio una tale tecnologia: usare le microonde per inviare parole nella testa di qualcuno“.

   Rich Garcia, un portavoce della direzione dell’energia diretta del laboratorio di ricerca, ha rifiutato di discutere quel brevetto o la ricerca attuale o correlata nel campo, citando la politica del laboratorio di non commentare il suo lavoro nel microonde. In risposta a una richiesta del Freedom of Information Act presentata per questo articolo, l’Air Force ha rilasciato documenti non classificati relativi a quel brevetto del 2002 – registrazioni che rilevano che il brevetto era basato sulla sperimentazione umana nell’ottobre 1994 presso il laboratorio dell’Air Force, dove gli scienziati sono stati in grado di trasmettere frasi nella testa dei soggetti umani, sia pure con marginale intelligibilità. La ricerca sembrava continuare almeno fino al 2002. Non è chiaro dove sia andato questo lavoro da allora.


   Possiamo solo sottolineare ancora una volta che i media mondiali evitano di pubblicare l’intera scala dei progressi nella ricerca del controllo remoto del sistema nervoso umano. Il Dr. Robert Becker, che è stato nominato due volte per il Premio Nobel per la sua partecipazione alla scoperta degli effetti dei campi pulsati sulla guarigione delle ossa rotte, ha scritto nel suo libro Body Electric sull’esperimento del 1974 di JF Schapitz, pubblicato a causa alla richiesta del Freedom of Information Act.
JF Schapitz ha dichiarato: “In questa indagine si dimostrerà che la parola parlata dall’ipnotizzatore può anche essere veicolata da energia elettromagnetica modulata direttamente nelle parti subconscie del cervello umano, cioè senza l’impiego di alcun dispositivo tecnico per ricevere o transcodificare i messaggi e senza che la persona sia esposta a tale influenza ha la possibilità di controllare consapevolmente l’input di informazioni.
In uno dei quattro esperimenti i soggetti sono stati sottoposti a un test di cento domande, da quelle facili a quelle tecniche. Successivamente, non sapendo di essere stati irradiati, sarebbero stati sottoposti a fasci di informazioni che suggerivano le risposte alle domande che avevano lasciato in bianco, amnesia per alcune delle loro risposte corrette e falsificazione della memoria per altre risposte corrette. Dopo 2 settimane hanno dovuto superare di nuovo il test
” (Dr. Robert Becker: Body Electric: Electromagneism and the Foundation of Life , William Morrow e comp., New York, 1985)

   I risultati del secondo test non sono mai stati pubblicati.


   È piuttosto evidente che in quegli esperimenti i messaggi venivano inviati al cervello umano in frequenze ultrasoniche che il cervello umano percepisce, ma di cui il soggetto non è a conoscenza. 

   Il Dr. Robert Becker, a causa di quelle pubblicazioni e del suo rifiuto di sostenere la costruzione delle antenne per la comunicazione con i sottomarini nelle frequenze cerebrali, perse il sostegno finanziario per la sua ricerca che significò la fine della sua carriera scientifica.


   La trasmissione del linguaggio umano nel cervello umano per mezzo di onde elettromagnetiche è apparentemente, per i ricercatori, uno dei compiti più difficili. Deve essere molto più facile controllare le emozioni umane che motivano il pensiero umano, il processo decisionale e le azioni. 

 Le persone che affermano di essere vittime di esperimenti con questi dispositivi si lamentano, a parte l’udito di voci, di false sensazioni (compresi gli orgasmi) e di dolori agli organi interni che i medici non sono in grado di diagnosticare[2].


  L’umanità è in grado di prevenire l’abuso delle nuove tecnologie contro la democrazia ei diritti umani?


   Nel novembre 2000 la commissione per la sicurezza della Duma russa ha dichiarato che le capacità che consentono il controllo remoto del sistema nervoso umano o l’inflizione a distanza di danni alla salute sono disponibili per molti governi moderni. 


   È piuttosto evidente che tali tecnologie vengono utilizzate, in contrasto con il codice di Norimberga, per esperimenti su soggetti umani inconsapevoli. Nel 2001 il quotidiano dell’esercito americano, Defense News, scrisse che Israele stava sperimentando quelle armi sui palestinesi[3]


   Anche il presidente dell’Honduras deposto Manuel Zelaya, mentre era sotto assedio all’ambasciata brasiliana in Honduras, si è lamentato di essere stato sottoposto a un “bombardamento elettronico con microonde” che produce “mal di testa e destabilizzazione organica” The Guardian, ottobre 2008
Alla domanda di Amy Goodman di Democracy Now:
Come presidente, ne sei a conoscenza nell’arsenale honduregno?” Lui ha risposto: “Sì, certo“.

   L’uso di queste armi sta riemergendo di volta in volta in tempi di crisi politica. Secondo i quotidiani russi, durante il fallito golpe contro Mikhail Gorbaciov nel 1991, il generale Kobets avvertì i difensori della Casa Bianca russa che la tecnologia del controllo mentale poteva essere usata contro di loro (Komsomolskaya Pravda, 7 settembre 1991, O. Volkov, Sluchi o tom chto nam davili na psychiku nepotverzdalis. Poka).


   Dopo il fallito golpe, il vicepresidente della Lega degli scienziati indipendenti dell’URSS, Victor Sedlecki, ha pubblicato una dichiarazione sul quotidiano russo Komsomolskaya Pravda in cui ha dichiarato: “In qualità di esperto e di persona giuridica dichiaro che la produzione in serie di biogeneratori psicotronici è stata avviata a Kiev (questo è davvero un problema molto serio). Non posso affermare con certezza che siano stati esattamente i generatori di Kiev utilizzati durante il golpe. Tuttavia, il fatto che siano stati utilizzati per me è ovvio. Cosa sono i generatori psicotronici? È un’apparecchiatura elettronica che produce l’effetto del controllo guidato nell’organismo umano. Colpisce in particolare l’emisfero sinistro e destro della corteccia. Questa è anche la tecnologia dello statunitense “Project Zombie 5“. Ha inoltre affermato che a causa dell’inesperienza del personale che li ha operati il ​​tentativo di utilizzare i generatori è fallito.
(Komsomolskaya Pravda, 27 agosto 1991, “Avtory programy Zombi obnaruzheny v Kieve”)

   Negli USA, attualmente, diverse centinaia di persone che si lamentano della manipolazione a distanza del loro sistema nervoso stanno preparando una class action contro l’FBI, il Dipartimento della Difesa e altre agenzie, chiedendo loro di rilasciare file relativi alle loro persone, rilevare le radiazioni nocive mirate ai loro corpi e alle sorgenti di quelle radiazioni. Inoltre, forse oltre 2000 persone si lamentano in Russia, oltre 200 in Europa, oltre 300 in Giappone e decine di persone in Cina e India. Il politico russo Vladimir Lopatin, che lavorava nel Comitato per la sicurezza della Duma russa e vi presentò un disegno di legge che vietava l’uso di tali tecnologie, ha ammesso nel suo libro “Armi psicotroniche e sicurezza della Russia” (casa editrice Sinteg, Mosca, 1999) che in Russia si fanno esperimenti su cittadini inconsapevoli, quando scriveva: “Il risarcimento dei danni e delle perdite connesse alla riabilitazione sociale delle persone che soffrono di influenza informativa distruttiva deve essere realizzato in giudizio” (estratti dal libro in inglese http://mojmir.webuda.com/Psychotronic_Weapon_and_the_Security_of_Russia, pag. 113).


   Molte di queste vittime,  passa attraverso ospedali psichiatrici. Vladimir Lopatin ha visitato gli Stati Uniti nel 1999 come presidente della sottocommissione per la riforma militare del Comitato sovietico supremo per le questioni di difesa e sicurezza dello Stato dell’URSS e ha incontrato Richard Cheney. A quel tempo fu descritto come il “leader di una nuova generazione di dissidenti sovietici“. Poi è scomparso dai vertici dei politici russi.
Perché questa ricerca è rimasta classificata fino ai giorni nostri?


   Ci sono due spiegazioni per questo: in primo luogo c’è una corsa agli armamenti segreta in corso nel mondo in cui le superpotenze competono per ottenere la supremazia decisiva in quest’area e in questo modo dominare il mondo intero. In secondo luogo, i governi tengono in serbo quelle tecnologie per evitare che non sarebbero in grado di controllare, con mezzi democratici, la crisi che potrebbe sorgere a causa delle loro decisioni sbagliate. In entrambi i casi come si diceva prima finirà (a meno che non ci sia un opposizione di massa) l’era della democrazia borghese liberale.


   Comunque, in passato i russi non erano risoluti a mettere al lavoro quei mezzi. Quando è stata lanciata la costruzione del sistema americano HAARP, con il sistema presumibilmente in grado di colpire vaste regioni del pianeta facendo vibrare la ionosfera nelle frequenze cerebrali (in questo esperimento le frequenze cerebrali non sono state utilizzate, ma il sistema HAARP può trasmettere nel cervello frequenze), la Russia ha dichiarato la propria disponibilità a vietare le tecnologie di controllo mentale.


   La Duma di Stato russa e, di conseguenza, l’Assemblea interparlamentare dell’Unione degli Stati indipendenti si è rivolta alle Nazioni Unite, e al Consiglio europeo con una proposta di convenzione internazionale che vieti lo sviluppo e l’uso di armi informatiche. Secondo il quotidiano russo Segodnya nel marzo 1998, la questione è stata discussa con il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Anan e inclusa nell’ordine del giorno dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite 



   è molto probabile che gli Stati Uniti si siano rifiutati di negoziare questa convenzione e di conseguenza il divieto delle armi informative non è stato discusso dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Anche nel congresso degli Stati Uniti è apparso un disegno di legge che proponeva il divieto delle tecnologie di controllo mentale[4].

 
  Ma questo è stato solo per un periodo di tempo molto breve. Il disegno di legge è stato quindi modificato e nel nuovo disegno di legge il divieto di quelle tecnologie è stato escluso dallo Space Preservation Bill. Né il congresso degli Stati Uniti né il presidente degli Stati Uniti hanno mai fatto uno sforzo per vietare le armi per il controllo mentale. Anche il Parlamento europeo ha reagito all’avvio della costruzione del sistema HAARP, quando ha chiesto nel 1999 il divieto di manipolazione degli esseri umani.


   La risoluzione è stata approvata dopo la testimonianza dell’autore americano del libro Angels Don’t Play this HAARP, Nick Begich, che avrebbe convinto il Parlamento europeo del possibile uso di questo sistema per manipolare le menti di intere popolazioni. Nella relazione del panel STOA (Science and Technological Options Assessment) del Parlamento europeo Crowd Control Technologies viene citato il testo originariamente proposto della risoluzione del Parlamento europeo. In questa risoluzione il Parlamento europeo chiede “una convenzione internazionale e un divieto globale di tutta la ricerca e sviluppo, sia civile che militare, che cerchi di applicare la conoscenza del funzionamento chimico, elettrico, delle vibrazioni sonore o di altro tipo del cervello umano allo sviluppo di armi che potrebbe consentire qualsiasi forma di manipolazione degli esseri umani, compreso il divieto di qualsiasi dispiegamento effettivo o possibile (sottolineato dall’autore dell’articolo) di tali sistemi”. (40, pag. CII, rif. 369). Ma a quanto pare allo stesso tempo i paesi europei si sono rassegnati a questa intenzione accettando la politica NATO delle “armi non letali”.


   Lo stesso rapporto STOA afferma che gli USA sono uno dei principali promotori dell’uso di tali armi e che: “Nell’ottobre 1999 la NATO ha annunciato una nuova politica sulle armi non letali e il loro posto negli arsenali alleati” (pag. xlv) e prosegue: “Nel 1996 gli strumenti non letali individuati dall’esercito americano includevano… sistemi energetici diretti” e “armi a radiofrequenza[5]                     

   Il sistema energetico diretto è ulteriormente definito dal documento STOA: “Sistema d’arma a energia diretta progettato per abbinare la sorgente di radiofrequenza per interferire con l’attività del cervello umano a livello di sinapsi[6].

   Dal 1999 quelle armi sono state aggiornate per altri 13 anni. 

   Nel 1976 il futuro consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Carter, Zbygniew Brzezinski, scrisse un libro Between Two Ages, America’s Role in the Technetronic Era (Penguin Books, 1976, Massachusetts). Nel libro ha previsto una “società più controllata e diretta” basata sullo sviluppo della tecnologia, in cui un gruppo d’élite svolgerà un ruolo di primo piano, che trarrà vantaggio dalle persistenti crisi sociali per utilizzare “le ultime tecniche moderne per influenzare il comportamento pubblico e mantenere società sotto stretta sorveglianza e controllo”.


   L’uso delle tecnologie di controllo mentale è stato previsto anche nella pubblicazione dello Strategic Studies Institute of the US Army War College, pubblicato nel 1994[7].

 
   Lo scenario per l’anno 2000 prevedeva la crescita del terrorismo, del narcotraffico e della criminalità e traeva una conclusione: “Il presidente era quindi suscettibile all’uso del tipo di psicotecnologia che costituiva il nucleo della RMA (rivoluzione negli affari militari)… era necessario ripensare i nostri divieti etici sulla manipolazione delle menti dei nemici (e potenziali nemici) sia internazionali che domestico… Attraverso sforzi persistenti e una sofisticata “sensibilizzazione interna“, le nozioni “antiquate” (per loro ovviamente) di privacy personale e sovranità nazionale sono cambiate. Quando la tecnologia ha cambiato il modo in cui veniva applicata la forza, cose come il coraggio personale, la leadership faccia a faccia e la mentalità da “guerriero” sono diventate irrilevanti”.


   “I potenziali o possibili sostenitori dell’insurrezione in tutto il mondo sono stati identificati utilizzando il database integrato inter-agenzia completo. Questi sono stati classificati come “potenziali” o “attivi”, con sofisticate simulazioni di personalità utilizzate per sviluppare, personalizzare e focalizzare campagne psicologiche per ciascuno“. Quindi l’Istituto di Studi Strategici supponeva che nell’anno 2000 quelle tecnologie sarebbero state così avanzate che sarebbe stato possibile privare l’essere umano della sua libertà e adattare la sua personalità alle esigenze dell’élite dominante. Molto probabilmente quelle tecnologie erano a questo livello già nel 1994.

GANG STALKING

   Il Gang Stalking è un fatto che mette ben in evidenza che la fascistizzazione delle istituzioni e della società civile nelle metropoli imperialiste è in atto da tempo.     

   Lo Stalking è un insieme di comportamenti persecutori ripetuti e intrusivi, come minacce, pedinamenti, molestie, telefonate o attenzioni indesiderate, tenuti da una persona nei confronti della propria vittima.

   Quando si può parlare di stalking?

   Con il termine stalking ci riferiamo, quindi, ad una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo che affligge un’altra persona, perseguitandola e generandole stati di ansia e paura, che possono arrivare a compromettere la sua quotidianità.

   Perciò lo Stalker è  un singolo individuo.

   Invece, lo stalking organizzato è un sistema di “guerra non convenzionale/psicologica“, di persecuzione e di tortura che ha come scopo l’eliminazione di un obbiettivo, come attivisti politici non manipolabili, persone considerate “cospirazioniste”, spie considerate “fuori controllo”, persone che subiscono persecuzioni/vendette da parte di realtà istituzionali, mafiose o da parenti, gente che tenta di denunciare gravi crimini e abusi perpetrati da parte di grandi aziende o organizzazioni statali eccetera.

   In sostanza, il gang stalking è un’operazione di infiltrazione e spionaggio che viene organizzata come forma sistematica di controllo per molestare e perseguitare in ogni luogo un individuo preso di mira. L’individuo viene quindi posto sotto forme palesi e segrete di sorveglianza. La persona viene seguita e monitorata continuamente. Per seguire l’individuo vengono impiegati gruppi di persone a piedi e pattuglie di veicoli per gli spostamenti, come parte del processo di monitoraggio vengono impiegati sistemi di tecnologia satellitare di vario tipo. Per comunicare tra loro gli Stalker utilizzano segni con le mani o parole chiavi per segnalare la persona presa di mira ad altri loro complici, i quali assumeranno il compito di fare lo stesso in un’altra zona. Come mezzi di scambio comunicazione oggi vengono utilizzati anche cellulari,  internet ,radiotrasmittenti.

   Lo stalking organizzato è un programma simile al programma Cointelpro dell’FBI.

   Nell’agosto del 1967 l’FBI ricorse al programma segreto denominato Cointelpro (Counter Intelligence Program) per neutralizzare tutti i gruppi rivoluzionari come le Pantere Nere, che il direttore dell’FBI, Edgar Hoover, li definì come “la più grave minaccia alla sicurezza interna della nazione” perché “si tratta di militanti formatisi sugli insegnamenti marxista-leninisti e dei comunisti cinesi che aggrediscono agenti di polizia e girano negli Stati Uniti per diffondere un vangelo di violenza non solo nei ghetti ma anche fra gli studenti dei college, delle università ed anche dei licei[8].


   Con l’obiettivo di smantellare le Pantere Nere l’Fbi vara nell’ambito del Cointelpro un piano di intervento senza precedenti.

    Il programma consisteva  nell’infiltrare agenti ed informatori non solo per spiare gli attivisti politici ma per minare l’unità delle cellule, spingendole a combattersi fra loro; diffondere false notizie tanto con lettere e telefonate anonime che con articoli sui giornali; sfruttare ogni cavillo legale per rendere la vita impossibile agli attivisti; istigare la violenza fra le Pantere Nere e gli altri gruppi militanti; organizzare irruzioni ed arresti al fine di decimare l’organizzazione.

   Il metodo scelto è quello di “intensificare il grado di animosità” tra le Pantere Nere e i gruppi rivali, come ad esempio i Blackstone Rangers di Chicago, inviando lettere anonime che svelano complotti, agguati ed intrighi.[9]


   Il fine è di spingere i Rangers a vendicarsi attaccando i leader delle Pantere Nere innescando così quella che si potrebbe definire una guerra per bande capace di decimare entrambe le fazioni.


   Qualcosa di simile avviene anche nella California del Sud dove l’FBI usa le lettere anonime per insinuare sospetti fra i ranghi delle Pantere Nere: alcune missive contengono vignette che ironizzano sui leader più in vista mentre altre fomentano i dissidi con il gruppo rivale degli United Slaves.


   Il risultato è uno scontro fra organizzazioni che porta all’eliminazione di quattro capi delle locali Pantere Nere, da parte degli United Slaves nell’area di San Diego, con gli agenti federali impegnati a monitorare ogni singolo scontro ma senza mai intervenire.


   Quando fra il 1975 ed il 1976 la commissione  del Senato di Washington che conduceva l’inchiesta sul “Programma segreto dell’FBI per distruggere le Pantere Nere” la deposizione del vicedirettore dell’FBI, James Adamas, esclude che siano mai state adottate decisioni per “favorire la violenza”  ma in realtà ciò che i lavori del Congresso svelano è tutt’altro.


   Nel maggio del 1970, ad esempio, documenti dell’FBI di Los Angeles provano che gli agenti ritenevano di poter capitalizzare dalla reciproca ostilità fra i gruppi nazionalisti neri e dal dilagare delle lettere anonime. E non era che la cima dell’iceberg.


    L’FBI non lesina mezzi per spingere i diversi gruppi rivoluzionari, antimperialisti, antagonisti a farsi la guerra: grazie agli informatori si fanno circolare false notizie su rivalità inesistenti e si diffondono elementi di disaccordo fra i leader mentre in alcuni casi ai membri della gang al soldo degli agenti viene letteralmente ordinato di eliminare le Pantere Nere con esecuzioni mirate.

   Il Gang Stalking è nella sostanza  una combinazione tra il progetto MKULTRA della CIA inerente il controllo mentale, visto che alcune vittime prese di mira (Targeted Individuals) vengono attaccate con armi elettroniche (armi ad energia diretta) e usate come cavie umane per testarle e il programma COINTELPRO.

   Lo stalking organizzato si potrebbe definire anche come un nuovo “Phoenix Program” su scala globale, un programma in cui la CIA in Vietnam selezionava obbiettivi civili che venivano messi dentro delle  liste e in seguito neutralizzati/eliminati.

   Lo stalking organizzato è anche molto simile alla tecnica “Zersetzung” che veniva usata dalla STASI, la polizia segreta della Germania dell’est a guida revisionista, in cui 1 cittadino su 6 lavorava come collaboratore non ufficiale per i servizi segreti.[10]

   Si potrebbe affermare che il Gang Stalking è uno strumento di una guerra non dichiarata. L’élite finanziaria ha usato le forze armate americane e i loro alleati per conquistare nazioni con l’obbiettivo del totale dominio mondiale, adesso sta cercando  di neutralizzare individui o gruppi di individui che vivono tra la popolazione che ancora resiste. Ha reclutato (ma sarebbe meglio comprato) una parte di questa popolazione per perseguitare coloro che sono stati identificati come nemici. Le “forze di sicurezza” conducono operazioni psicologiche (PsyOps) contro civili dove questi criminali usano armi ad energia diretta. Queste operazioni sono condotte da parte di gruppi che sono al servizio di un gruppo di ricchi psicopatici che governano la nostra società, gruppi che portano avanti l’obiettivo di  una dittatura mondiale conosciuta come il cosiddetto “Nuovo Ordine Mondiale”. Che nella sostanza è uno dei tanti strumenti che una frazione della Borghesia Imperialista Mondiale cerca di imporre il suo domino, alle altre frazioni borghesi e soprattutto ai popoli. 

   Ma questo obiettivo del dominio globale è un progetto fantascientifico/visionario fattibile visto che viviamo in un mondo come l’attuale che vede l’esplodere di tutte le contraddizioni a partire da quelle interimperialiste?

   Facciamo po’ di storia.

      Dopo la seconda guerra mondiale gli USA hanno assicurato la persistenza o il ristabilimento del dominio delle classi borghesi nella parte continentale dell’Europa Occidentale, in Giappone e in buona parte delle colonie. In alcuni di questi paesi lo Stato borghese era completamente dissolto a seguito della guerra (tipica la situazione della Germania); negli altri, gli Stati  erano fortemente indeboliti e prossimi al collasso. Di conseguenza, le borghesie dei paesi continentali dell’Europa Occidentale e del Giappone non ebbero di meglio che accettare l’autorità degli USA per ristabilire il loro dominio di classe. La Borghesia Imperialista USA aiutò la borghesia dei singoli paesi a ricostruire propri Stati. Difficilmente avrebbe potuto fare diversamente, cioè assorbire direttamente la parte continentale dell’Europa Occidentale, il Giappone e le colonie degli ex Stati coloniali nei confini del proprio Stato sotto un’amministrazione unificata: questa unificazione era estremamente difficile sia per il movimento popolare (che in molti paesi era a guida comunista) presente in molti paesi dell’Europa Occidentale che, tra l’altro, aveva l’appoggio dell’URSS, sia per l’opposizione delle borghesie europee. Gli USA, tuttavia posero molti limiti alla sovranità di alcuni Stati, in particolare degli Stati giapponese, tedesco, italiano, greco, turco e anche alla sovranità dell’Inghilterra e dei domini britannici, assicurandosi vari strumenti di controllo della loro attività e d’intervento in essa.

      Nei quarant’anni successivi i contrasti tra questi Stati e gli USA non hanno avuto un ruolo rilevante nello sviluppo del movimento economico e politico, con l’eccezione delle tensioni con Francia e Inghilterra in occasione della campagna di Suez (1956).

   Tutto questo non significa che era finita l’era l’epoca delle guerre tra Stati imperialisti come s’illudevano i revisionisti. Finché gli affari andavano bene, finché l’accumulazione del capitale si è sviluppata felicemente (e ciò è stato fino all’inizio degli anni ’70), non si sono sviluppate contraddizioni antagoniste tra Stati imperialisti, né potevano svilupparsi se è vero che esse sono la trasposizione in campo politico di contrasti antagonisti tra gruppi capitalisti in campo economico.

      Il problema si è posto a partire dalla metà degli anni ’70 quando man mano che le condizioni di valorizzazione del capitale diventano difficili, gli USA continuavano a essere il miglior garante (sia pure di ultima istanza) della borghesia giapponese e quindi del suo dominio in Giappone, il miglior garante della borghesia tedesca e quindi del suo dominio in Germania ecc. nella misura in cui questo predominio è una garanzia per il buon andamento delle varie economie, degli affari delle varie borghesie.

   La lotta che gli USA per la difesa dell’ordine internazionale, è nella realtà la lotta dei capitalisti USA per garantirsi la stabilità politica negli Stati Uniti, cioè del dominio di classe sulle masse popolari degli USA anche a scapito degli affari della borghesia degli altri paesi, diventando quindi un fattore di instabilità politica a livello internazionale.

      Né i capitalisti operanti in altri paesi possono concorrere a determinare la volontà degli USA al pari dei loro concorrenti americani, benché vi sia una discreta ressa di esponenti della Borghesia Imperialista specie di paesi minori a inserirsi nel mondo politico ed economico USA: dai defunti Onassis e Sindona, molti grandi capitalisti di altri paesi hanno cercato di “mettere su casa” negli USA.

      Esiste anche un’altra possibilità che man mano che aumentano le difficoltà dell’accumulazione del capitale, una frazione della Borghesia Imperialista mondiale tenti di imporre un’unica disciplina a tutta la Borghesia Imperialista costruendo attorno agli USA il proprio nuovo Stato sovranazionale: quest’ultimo assorbirebbe più strettamente in sé gli altri Stati limitandone ulteriormente l’autonomia.

      Negli anni trascorsi dopo la seconda guerra mondiale si è formato un strato di Borghesia Imperialista Internazionale, legata alle multinazionali che ha messo in piedi  un vasto strato di personale cresciuto al suo servizio.

   Già sono stati collaudati numerosi organismi (monetari, finanziari, commerciali) sovrastatali nei quali quello Strato di Borghesia Internazionale esercita una vasta egemonia.

      Parimenti come si diceva prima si è formato un apparato politico, militare e culturale borghese internazionale. Di conseguenza il disegno della fusione dei maggiori Stati imperialisti in unico Stato ha oggi maggiori basi materiali di quanto ne avessero gli analoghi disegni perseguiti nella prima metà del secolo scorso, dalla borghesia anglo-francese (Società delle Nazioni), dalla borghesia tedesca (Nuovo Ordine Europeo nazista), dalla borghesia giapponese (Zona di Coprosperità). Ma la realizzazione di un processo del genere, mentre avanza e si accentua la crisi economica, difficilmente si realizzerebbe in maniera pacifica, senza che gli interessi borghesi lesi dal processo si facciano forte di tutte le rivendicazioni e i pregiudizi nazionali e locali.

   Perciò questo sistema politico che dovrebbe essere espressione di questo cosiddetto “Nuovo Ordine Mondiale” non può nascere senza la sorveglianza di massa. Necessita la repressione e il controllo, perchè si propone di unificare sotto un unico governo sovranazionale popoli, culture e interessi economici opposti che entrerebbero necessariamente in conflitto.

   Ecco perchè le élite hanno bisogno della sorveglianza di massa e dell’eliminazione del dissenso.

   La violenza e la sopraffazione sono l’unico modo per raggiungere questo obbiettivo.

   Tornando allo stalking organizzato esso nella sostanza è un operazione civile-militare (CMO) illegale/criminale (mettiamo che abbiano una qualche legge o ordine esecutivo che li permette di portare avanti queste operazioni, questa gente hanno truffato in massa e mentito per ottenere tali leggi criminali e quindi sono illegali sotto ogni aspetto come l’operazione stessa) portata avanti da una coalizione internazionale formata da  aziende, personale civile, militari, agenti segreti, forze di polizia, organizzazioni non governative (ONG) e organizzazioni intergovernative. I metodi e le tattiche principali usate da questa forza multinazionale per neutralizzare/distruggere obbiettivi civili sono le “operazioni psicologiche” (PsyOps) e le “armi non letali“.

   Per questo motivo non è da escludere che ci sia  un protocollo di base usato in ogni nazione della NATO con il quale cominciano le operazioni di stalking organizzato.

   Iniziano con la sorveglianza illegale degli obiettivi, il monitoraggio della loro vita privata e violando il loro domicilio. Questo viene fatto in modo da profilare i tratti della loro personalità.

   Si potrebbe dire che esista una strategia del “doppio taglio”. “Una parte consiste nell’attaccare le vittime con armi a microonde (armi ad energia diretta)’ e l’altra parte della strategia, dice, ‘è quella di cercare di fare passare gli individui bersaglio come pazzi[11]

  Si può correttamente dire che lo stalking organizzato è una forma di terrorismo utilizzato nei confronti di un individuo in cui si tenta di ridurre la qualità della vita di una persona e fare in modo che: abbia un esaurimento nervoso, venga incarcerata, deportata nei reparti psichiatrici,  subisca costantemente dolore mentale, emotivo o fisico, diventi un senza tetto e finisca con il suicidarsi. Il tutto viene fatto usando accuse ben orchestrate, bugie, diffamazioni, false indagini, intimidazioni, minacce dirette o subliminali, vandalismo, furti, sabotaggi, torture, umiliazioni, terrorismo psicologico e molestie in generale. È un sistema in cui molti agiscono contro un individuo nella comunità venendo coordinati da un organizzatore che recluta gente per partecipare nella sistematica persecuzione di un individuo e per terrorizzarlo.

   Dal mio modesto punto di vista ritengo che attualmente ci sia una Guerra sporca elettronica condotta da militari. Davanti a questi crimini l’atteggiamento della Magistratura è quello delle tre scimmiette ovvero “non vedo, non sento, non parlo” e quello del sistema politico/istituzionale è quello omertoso.[12]

   L’atteggiamento del sistema politico/istituzionale che  nasconde questi crimini, fa configurare contro di esso l’accusa di ALTO TRADIMENTO DELLA COSTITUZIONE E DEI DIRITTI UMANI.


[1]   Negli anni ’60 del secolo scorso l’ambasciata USA a Mosca fu sottoposta ad un bombardamento a microonde. In tale occasione i servizi segreti russi adottarono un piano a lungo termine per indebolire l’apparato diplomatico statunitense presente a Mosca. Attraverso un’esposizione prolungata a microonde a bassa intensità i diplomatici americani subirono pesanti danni fisici e psicologici. Due ambasciatori morirono di cancro e un terzo si dimise gravemente malato.  Oltre all’insorgere di diverse forme di cancro sono stati documentati casi di problemi psicologici e cognitivi. I tessuti umani possono, infatti, essere danneggiati dalle microonde a diversi livelli dall’insorgere di tumori a malattie della pelle, da impotenza a indebolimento delle difese immunitarie fino a effetti sul sistema nervoso centrale capaci di provocare amnesie, demenza, sindromi depressive, paranoia ecc.

  Negli ambienti governativi USA scoppiò una sorta di paranoia (molto diffusa nell’epoca della cosiddetta guerra fredda) poiché si sospettò che i russi stavano tentando di effettuare una sinistra forma di manipolazione neurale. Parallelamente a questi fatti, la CIA sviluppò il The Pandora Project (Progetto Pandora). Gli agenti, che facevano parte di questo progetto, scoprirono che i russi avevano condotto molte ricerche sulle microonde soprattutto sugli effetti che queste potevano produrre sulla mente e sull’emotività. Nel 1965, l’Institute of Defence Analysis, un istituto finanziato dal Pentagono, ricostruì a grandezza naturale quello che era successo a Mosca, per analizzare il problema. L’Agenzia per i progetti di ricerche avanzata sulla questione della “Difesa” (difesa dell’ordine imperialista ovviamente) sperimentò, sulle scimmie Rhesus, gli effetti delle microonde al Walter Reed Army Research Institute. I risultati, che furono classificati sotto la dicitura “segreto – Difesa”, confermerebbero che le microonde hanno degli effetti che colpiscono profondamente il sistema nervoso e che il comportamento di queste scimmie fu cambiato. Nel 1969, i principali ricercatori nel campo delle microonde si riunirono in simposio a Richmond, in Virginia (USA) per studiare gli effetti biologici e le implicazioni sulla salute di queste microonde. Il Dottor Karel Marha un’autorità del settore venuta dalla Cecoslovacchia, spiegò che queste onde generano mal di testa, debolezza generale, fatica, nausea, irritabilità, angoscia, depressione. Qualche anno dopo furono i russi ad accusare gli statunitensi di impiegare degli apparecchi elettromagnetici contro il giocatore di scacchi Boris Spassky che aveva appena perso contro Bobby Fischer, nel campionato del mondo.

[2] https://www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org/  

[3] https://www.internationalwebpost.org/contents/Leggere_la_mente__Il_desiderio_segreto_di_ogni_governo_4428.html#.Y05x-HZBw2w  

[4] http://thomas.loc.gov/cgi-bin/query/r?c107:chemtrails http://thomas.loc.gov/cgi-bin/query/r?c107:chemtrails

[5] Parlamento Europeo (a fondo pagina, secondo riferimento pag. XIVI).

[6] In fondo alla pagina, primo riferimento, Appendice 6-67

[7] http://www.strategicstudiesinstitute.army.mil/pubs/display.cfm?pubID=241  

[8] http://gnosis.aisi.gov.it/gnosis/Rivista7.nsf/ServNavig/19

[9]                                 C.s.

[10] Ribadisco che queste tecniche con il socialismo non hanno niente a che fare. Socialismo vuol dire emancipazione della persona umana, queste tecniche e modi fare sono l’esatto contrario.

[11] Mark M. Rich,  The Hidden Evil.

[12] Link su questo argomento:

http://www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org/

http://www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org/index-links-1.htm

http://www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org/4ManifestoprogrammaVittimeTT.pdf

http://www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org/Riflessionisull%27utilizzodellearminonletali.html

http://www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org/AndreaGiotti-4.htm

~ di marcos61 su ottobre 18, 2022.

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