STUDIO E APPLICAZIONI MEDICHE DEL VERICHIP

   VeriChip è l’unico chip RFID approvato dalla Food and Drug Administration che può essere impiantato sulle persone. Commercializzato dalla PositiveID sussidiaria della Digital Angel Inc., ha ottenuto l’approvazione della FDA nel 2004.

   Sempre nel 2004 il ministero della “Salute” Itliano ha approvato uno studio clinico per valutare le applicazioni mediche di VeriCgip. Lo studio ha avuto inizio il 26 aprile 2004 c/o l’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma e non si anno ufficialmente notizie.

Il principale promotore, il Dottor Giorgio Antonucci. Lo studio è stato presentato per osservare la funzione tecnologica di VeriMed durante la cura di pazienti le cui condizioni mediche impediscono al personale dell’ospedale di reperire informazioni vitali.  Ai pazienti sarà offerta l'”opportunità” di utilizzare la tecnologia VeriMed per fornire le lor informazioni di identificazione e la loro recente storia medica. C’è da chiedersi quanto i potenziali pazienti siano coscienti di questo. Non lo credo, visto l’autorità che davanti un paziente medio ha di fronte un medico.

   VeriChip è un dispositivo applicato sottopelle, con identificazione a radiofrequenza (RFID)  che può essere usato in vari campi, “sicurezza”, finanza, ecc. Delle dimensioni di un chicco di riso, ogni dispositivo di VeriChip contiene un numero di verifica unico che è rilevato passando semplicemente accanto ad un apposito scanner. L’ubicazione standard del microchip è nell’area del triplice tra il gomito e la spalla del braccio destro. La breve procedura chipping del paziente dura solo alcuni muniti e utilizza solamente un’anestesia locale seguita da un’iniezione rapida e indolore del Veri Chip non è visibile ad occhio nudo. Una piccola quantità di energia in radiofrequenza parte dallo scanner e stimola il VeriChip inattivo che emette tramite segnali in radiofrequenza il numero di verifica.

   VeriChip in molti casi arriva in una nazione inizialmente con la sua applicazione medica, per creare attenzione, e consenso attorno al prodotto,  e poi può essere usato per altri motivi.  Come quelli per sviluppare ulteriormente il controllo con la scuda della pandemia e della relativa crisi sanitaria, che ha legittimato una stretta securitaria: il divieto di assembramenti, di riunioni, di picchetti, di manifestazioni, fino alla negazione di qualsiasi forma di relazione sociale. Un’occasione di sperimentazione delle forme di contenimento della materia sociale in situazioni critiche, un test su decine di milioni di persone e su intere metropoli e popoli. Vengono sperimentate nuove forme di tecnologiche di controllo in tempo reale come droni, telecamere , sensori con rilevamento di temperatura corporea, riconoscimento facciale; tutte forme di controllo e irreggimentazione delle masse che devono stare a casa e fuori casa devono mantenere il distanziamento sociale.[1]


[1] http://www.adsx.com/new/2004/042004.html

~ di marcos61 su gennaio 23, 2021.

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