IL TAVISTOCK INSTITUTE
Il Tavistock Institute venne fondato nel 1920 a Londra come clinica psichiatrica per opera di eminenti massoni britannici[1] in seguito divenne famoso in tutto il mondo per i suoi studi sul controllo mentale. I primi finanziamenti furono stanziati dalla corona britannica, dai Rockefeller e dai grandi banchieri come i Rothschild.[2] Dal secondo dopoguerra a oggi ha collaborato con i governi, le multinazionali e le organizzazioni dell’élite finanziaria (Commissione Trilaterale, Gruppo Bilderberg, Club di Roma ecc.).[3] Il Tavistok, inoltre, ha stretti rapporti con lo Stanford Research Institute (che consulenza in materia finanziaria per multinazionali come la Wells Fargo dei Rothschild, la Bank of America e la Bechtel Corporation) ed esercita una notevole influenza sull’Associazione Nazionale per l’Istruzione degli Stati Uniti.[4]
Il bagaglio acquisito di conoscenze dal Tavistok in quasi un secolo viene utilizzato dai poteri forti e dai grandi canali d’informazione posti dalla loro influenza, per spingere l’opinione pubblica ad accettare come indispensabili tutte le trasformazioni economiche a favore dei grossi gruppi economici.[5] Il principale obiettivo originario del Tavistok era quello di individuare il “punto di rottura” oltre il quale la personalità di un individuo può essere facilmente manipolato. Per riuscire a trovare la soglia dello stress della paura in grado di annientare qualsiasi resistenza psicologica, i suoi scienziati condussero numerose ricerche sulle conseguenze mentali dei traumi riportati dai soldati britannici riportati nel primo conflitto mondiale.[6] Il programma venne patrocinato dall’ufficio di guerra psicologica dell’esercito britannico, sotto il comando dello psichiatra Johan Rees, e, grazie a questi studi, il Tavistok divenne il primo centro di ricerca a sviluppare sofisticate tecniche per il lavaggio del cervello degli individui e delle masse. [7]
Nel 1932 la direzione del Tavistok venne assunta da Kurt Lewin (medico, fondatore della clinica psicologica di Harvard),[8] che era un vero e proprio luminare nel campo delle “dinamiche di gruppo” volte a far acquisire una nuova personalità e diversi valori di riferimento al singolo inserito all’interno del gruppo.[9] Queste pioneristiche ricerche vennero poi ulteriormente sviluppate anche sui reduci della seconda guerra mondiale. Nel 1947, la clinica cambiò denominazione in Tavistock Institute of Human Relations (TIHR) e attualmente è una specie di via di mezzo fra un centro di studi psichiatrici indipendente e un centro di ricerca militare.[10]
Lo scopo ufficiale del Tavistock è quello di “applicare idee e metodi delle scienze sociali ai problemi delle politica e della società”, sviluppando progetti per l’organizzazione delle istituzioni, dell’industria, del commercio, della salute pubblica e dell’istruzione. Il suo campo di azione è multidisciplinare e spazia dall’antropologia, all’economia, alla condotta organizzativa, alle scienze politiche, alla psicanalisi, alla psicologia e alla sociologia.[11]
C’E’ UN PROGETTO?
Nel 1945, in un suo libro (The shaping of psichiatry by war), il generale Rees, propose che metodi analoghi a quelli sperimentati in guerra, potevano attuare il controllo sociale d’intere società o gruppi, in tempo di pace. Scrive Rees: “Se proponiamo di uscire all’aperto e di aggredire i problemi sociali e nazionali dei nostri giorni, allora abbiamo bisogno di “truppe sociali” psichiatriche, e queste non possono essere le equipes psichiatriche stanziali delle istituzionali. Dobbiamo avere gruppi di psichiatri selezionati e ben addestrati che si muovano sul territorio e prendano contatto con la situazione locale nella sua area particolare”.[12]
Dal 1947 il generale Rees fece carriera nell’apparato dell’ONU, dove creò con Sir Julian Huxley, allora capo dell’UNESCO; e secondo Brewda, un giornalista ebreo americano che è convinto che i terroristi suicidi, sia quelli che si fanno saltare in Israele, sia (se ci sono mai stati) quelli sugli aerei dell’11 settembre 2001, possano essere stati fabbricati in qualche laboratorio di guerra psicologica,[13] entrambi (Rees e Huxley) elaborarono un progetto per la selezione dei quadri nelle colonie dell’impero britannico, ormai traballante per via che si stavano, sviluppando dei movimenti di liberazione nazionale non controllati dall’imperialismo britannico, per addestrare alla futura “indipendenza” ovvero per uno sviluppo semicoloniale. Gli specialisti del Tavistock, perciò, cominciarono da allora a creare dei movimenti rivali a quelli che conducevano la lotta di liberazione nazionale: il primo esperimento avvenne in Kenya. Nei campi di prigionia taluni detenuti sarebbero stati selezionati e preparati con metodi psicologici traumatici a formare delle fazioni che si sarebbero dovuto inserire della nella rivolta che era definita dei Mau Mau. L’idea era di infiltrare il movimento di liberazione keniota con gruppi rivali, che le penetrassero e frazionassero, creando lotte intestine. I rivali dovevano usare metodi terroristici feroci, per screditare il movimento.
Facciamo un passo indietro per capire qualcosa sul ruolo delle associazioni psichiatriche britanniche e il loro ruolo.
Norman Montagu nel 1944 che era il governatore della Banca di Inghilterra si dimette, e cominciò ad avviare un progetto che ironicamente era collegato ai suoi ripetuti esaurimenti nervosi e ricoveri ospedalieri. Norman organizzò l’Associazione Nazionale Britannica per la Salute Mentale. Nei suoi stadi iniziali questa Associazione ebbe come sede la casa londinese di Norman. Il suo assistente presso la Banca di Inghilterra fu nominato tesoriere dell’Associazione.
Nel 1948 l’Associazione Nazionale per la Salute Mentale di Norman radunò i leader mondiali della psichiatria e della psicologia al Congresso Internazionale sulla Salute Mentale, presso il Ministero della Salute del Regno Unito. In questo Congresso fu formata la Federazione Mondiale per la Salute Mentale, con lo scopo di gestire i servizi psicologici del pianeta. Lady Norman, l’hostess del Congresso, fu investito del potere esecutivo. Norman scelse per presidente della Federazione Mondiale il capo dell’istituto Tavistock il generale Rees.
Le due agenzie delle Nazioni Unite con cui la Federazione Mondiale lavora di più strettamente sono la Federazione Mondiale della Sanità (FHO) e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza, e la Cultura (UNESCO).
È indicativo alcune frasi di Rees per capire il progetto:
“1948: I Piazzisti del nostro programma di riprogrammazione delle percezioni (lavaggio del cervello di massa) devono agire nell’anonimato e segretamente. E proseguì: il risultato a cui dobbiamo puntare è fare in modo che ciò permei ogni attività pedagogica della vita nazionale…Abbiamo già compiuto una fruttuosa offensiva rispetto a tutta una serie di professioni. Ovviamente le più accessibili sono quelle del settore scolastico e la chiesa, mentre le più ostiche sono legge e medicina. Dobbiamo puntare a far sì che la psichiatria permei ogni attività educativa nella vita educativa della nostra nazione”.[14]
“1950. Abbiamo condotto un fruttuoso contro un bel po’ di professioni. Le più facili tra queste sono naturalmente l’insegnamento e la Chiesa: le due più difficili sono la legge e la medicina… Se intendiamo infiltrarci nelle attività sociali e professionali degli altri, penso che dobbiamo imitare i fautori del totalitarismo e organizzare qualche tipo di attività da quinta colonna! … Vediamo quindi di diventare, molto segretamente, un ‘quinta colonna’ “.
LA PSICHIATRIA DI SETTORE
La 1965, venne introdotta la Psichiatria di Settore su influenza francese, progetto che molti trovarono seducente in quanto auspicava la psicoterapia istituzionale e soprattutto proiettava all’esterno del manicomio, cioè sul territorio, l’attività degli operatori. Il Testo Ufficiale del 1960 – la cui stesura peraltro risale al 1954 – delinea il settore come l’unico strumento che strumento che consente alla psichiatria di porre in primo piano i problemi politici della genesi sociale della malattia mentale, e ciò a causa del suo inserimento del tessuto sociale e del suo aggancio alle problematiche collettive. Negli anni ’50 la Provincia di Venezia creò per prima in Italia un centro extraospedaliero per la cura delle persone che sono definite malati mentali, anticipando di fatto di quasi 25 anni la riforma Basaglia. Il Prof. Gino Pastenga, medico e scrittore affermato, che Assessore all’Igiene e alla Salute tra il 1951 e il 1956.
In quegli anni il suo entusiasmo, la sua determinazione di giovane politico portarono la Provincia di Venezia a conquistare un primato nazionale: l’introduzione delle figura delle assistenti sociali nella struttura manicomiale di San Servolo e la creazione nel 1953 del primo Centro Psichiatrico Extraospedaliero in Italia per l’assistenza delle persone definite mentali. Nel portogruarese i servizi psichiatrici appaiono nel 1972, a Villanova di Fossalta, con un reparto decentrato del manicomio veneziano di San Servolo, presto orientato in una generica comunità terapeutica. Ma è dal 1978, con il primario Domenico De Salvia, che si avvia la trasformazione con l’articolazione del Dipartimento di Psichiatria in un Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (il reparto ospedaliero) ed il Centro di Salute Mentale (CSM). Al centro della nuova organizzazione c’è dunque il CSM, una struttura aperta, frequentabile senza tante difficoltà e paure da parte di chi già soffre il disagio psichico. Ma il progetto nella messa in pratica fu imposto dall’alto (Tavistock) e fondato più su criteri tecnici che non sui reali bisogni della popolazione. C’è da sottolineare l’elevato numero di ricoveri che si registrarono a seguito della creazione di ambulatori nel territorio, che avrebbero dovuto avere una funzione profilattica di evitamento dell’esperienza negativa del ricovero. La legge \8/03/1968 n. 431 istituzionalizzando l’igiene mentale da un lato, e, dall’altro, limitando a 625 il numero massimo dei posti letto di ospedale psichiatrico si è posto come ponte giuridico per tentativi di ristrutturazione in un senso che si potrebbe definire settoriale per molti ospedali psichiatrici italiani. La psichiatria di settore viene sperimentata prima a Varese (giugno 1964) con lo psichiatra Balduzzi poi a Padova (luglio 1965) e a Torino sempre con Balduzzi e la collaborazione di De Salvia (marzo 1970) e infine a Portogruaro (1972). Provincia e Opera Pia di Torino firmano la Convenzione per l’assistenza psichiatrica che consente il distacco di operatori dagli ospedali psichiatrici per lo svolgimento dell’attività extra ospedaliera e, e modifica e integrazione della Convenzione, viene siglato nel luglio 1973 da CGIL CISL UIL un Protocollo aggiuntivo che promuoveva la settorizzazzione.
Con la Legge 431/68 viene introdotto il concetto di ricovero volontario “per accertamento diagnostico e cura”, senza limitazioni delle libertà personali, nella direzione di un graduale superamento della condizione di ricoverato coatto. Inoltre, oltre all’apertura dei “centri o servizi di igiene mentale” con funzione numerico del personale, che doveva essere in rapporto 1 a 3; di conseguenza gli ospedali che si vollero adeguare ai parametri volsero il loro interesse verso un progetto di deospedalizzazione per affrontare i costi che tale riforma imponeva.
OGGI LA PSICHIATRIA DI SETTORE E’ FUNZIONALE AL PROGETTO DEL GEN. REES?
Come si diceva sopra, nel 2004 viene approvata dal parlamento la legge sull’amministratore di sostegno, nel 2008 viene sancito il potere assoluto di certificazione sulle “patologie” ai medici psichiatri. Bisogna tenere conto che con questo procedere legislativo c’è il rischio che dalla perizia psichiatrica non ci possa difendere perché è un’opinione in mancanza di prove oggettive esiste, a prescindere dal fatto che essa esiste o meno poiché costituisce semplicemente la stigmatizzazione della diversità, e non dovrebbe decidere l’esito di un processo. In mancanza di prove oggettive (radiologiche, biochimiche o altro) la diagnosi psichiatrica non ha la stessa valenza di una diagnosi medica, e dovrebbe essere considerata una semplice teoria, un’ipotesi non un fatto. Nell’aula di un tribunale, essa non dovrebbe avere probatorio.
Se vediamo le strutture coinvolte riguardano l’insieme dell’età delle persone umane (dall’infanzia alla vecchiaia) e con le diverse patologie.
Sanità e Servizi Sociali per la parte inerente la Psichiatria, Psicologia e Servizio Sociale: Consultori familiari (Famiglia, Infanzia, adolescenza e minori in condizioni di disagio), Centri Diurni (Persone anziane), Centri di riabilitazione (Disabilità), Sert e Comunità (Dipendenze), Centri di Igiene Mentale (Salute Mentale) e le strutture operanti nel campo della marginalità sociale e dell’immigrazione.
Scuola: Neuropsichiatria infantile, psicologi dell’età evolutiva, psicoterapeuti ecc.
Giustizia per la parte inerente alla Psichiatria, Psicologia e Servizio Sociale: Tribunale dei Minori, Case-famiglia, Amministrazione di sostegno, Dipartimento di amministrazione penitenziaria e carceri.
Per una comprensione maggiore di avvenimenti come quelli emersi inerenti gli affidi e l’uso dei TSO bisogna vedere l’attività sotterranee delle varie caste e dei poteri forti sui vari piani: da quello storico informativo per avere un analisi concreta, sia sui livelli istituzionali coinvolti e che sulle strategie attuate della metodologie usate come quella Tavistock che del controllo e della degenerazione sociale guidata, fino alla comprensione di quali sono gli strumenti di governo sotterraneo, della gestione infiltrata e autenticamente totalitaria del braccio politico e sociale nella società e nella medicina. Bisogna capire come viene attuato il controllo delle più minute formazioni sociali come la famiglia e sono gestiti i minori mediante la formazione e gestione dei minori. Capire come gli individui attenzionati vengono accerchiati e l’uso delle case-famiglia. Bisogna capire i metodi Tavistock e i modelli formativi usati dai sociologi, dagli psicologi, e dagli assistenti sociali.
In sostanza bisogna capire questo progetto di controllo della politica che passa attraverso lo svuotamento della Costituzione, la scalata nelle amministrazioni e nei gangli dello Stato, il finanziamento e il potenziamento di organizzazioni ed associazioni riconducibili (od orientate ed in parte eterodirette) dai centri nevralgici di questo progetto.
Per attuare questo progetto sono stati arruolati personaggi delle Élite militari, psichiatri, che sono funzionali a un ruolo di controllo e disancoramento della legalità costituzionale.
Questo progetto va fermato con precise scelte politiche sappiano coinvolgere le masse popolari, partendo da una pubblica denuncia. Non si può ipotizzare un avvio di trasformazione democratica della società senza sconfiggere questo progetto.
Ebbene quello che rimane dello “stato sociale” si sta evolvendo verso una prospettica di controllo integrale. Le questioni del mondo militare e della psichiatria c-militare arruolata, della magistratura infiltrata, delle caste politiche delle varie organizzazioni criminali collegate ai poteri forti, devono essere analizzate per comprendere e combattere meglio questo Progetto sotterraneo, le attività della P2, P3, P4, Supergladio (chiamiamo così una componente fondamentale di questo progetto, che va oltre alla quella che era stato la Gladio) e criminalità organizzata.
Voglio precisare che questa analisi non ha l’ambizione di essere totalizzante e perciò non si riferisce mai alle componenti statuali e attività pubbliche e private che conservano il loro fine lecito ed il loro deontologico orientamento.
Si può ipotizzare che c’è stata la sostituzione di una struttura e dei suoi uomini (vecchia P2), con l’avvio di progetto che comporta lo svuotamento delle istituzioni democratiche (borghesi) a partire dal Parlamento, con il passaggio necessario per l’attuazione di questo progetto il controllo degli apparati e dei gangli dello Stato, e l’intervento massivo su partiti, informazione e formazione degli uomini.
Gli operatori, piccoli, medi e grandi della disinformazione, incistati e sparsi ad arte anche nella rete, tentano, di difendere il velo.
Per ripetere la definizione di Supergladio non bisogna intendere una struttura ben definita, ma una sorta di network composto da psichiatri deviati che agiscono in cordata, una quota di vertici militari, magistrati, politici, psichiatri quota di massoni deviati, psichiatri infiltrati, utilizzati e gestiti dai servizi segreti, frange importanti delle forze armate e di polizia, alti funzionari statali, una area di professionisti e associati legati in particolare alle attività forensi o sociali.
Si può ipotizzare l’esistenza di un sub progetto eterodiretto a livello internazionale a livello internazionale.
Negli anni Sessanta, l’istituto collaborò attivamente con i servizi segreti britannici e la CIA nel progetto MK-Ultra,[15] che aveva iniziato a diffondere le droghe psichedeliche tra i giovani partecipanti al vasto movimento contro la guerra del Vietnam,[16] le sostanze stupefacenti più utilizzate sui giovani erano quelle sintetiche, come LSD, poiché l’obiettivo dei servizi segreti era quello di sperimentare nuove tecniche di ingegneria sociale mediante l’uso di sostanze chimiche.[17] In seguito allo scoppio dello scandalo sul progetto MK-Ultra,[18] con cui l’opinione pubblica venne a sapere la CIA stava portando avanti un programma di sperimentazione illegale (esperimenti con droghe, radiazioni, tecniche di ipnosi, abusi verbali e sessuali, e altre esperienze traumatizzanti) su ignari cittadini,[19] questo tipo di studi venne ufficialmente interrotto. Tuttavia, nel 1967, mentre la direzione del gruppo di psicologici del Tavistock era stata affidata all’economista Andrew Shonfield (collaboratore straniero del Financial Times del RIIA),[20] Ronald David Laing, uno psichiatra militare dell’istituto, pubblicò un saggio dal titolo The Politics of Experience, dove esaltò apertamente la schizofrenia e l’uso della droga, sostenendo che “la demenza è l’unica forma di sanità”.[21]
Negli anni a seguire la CIA venne travolta da altri gravi scandali, da cui emerse chiaramente la sua responsabilità nella diffusione di tonnellate di droga come l’eroina per i soliti fini di ingegneria sociale. Emerse che la CIA condusse deliberatamente centinaia di migliaia di giovani verso la tossicodipendenza e la morte per overdose.[22]
TAVISTOCK, CIA MK-ULTRA
Attualmente il Tavistock è un centro di “eccellenza” nel campo della manipolazione mentale e i suoi esperti contribuiscono a istruire i gruppi di potere sul tipo di perturbamento sociale da mettere in atto passo dopo passo per ottenere i mutamenti socio-culturali desiderati (dal potere) senza alcuna opposizione da parte della popolazione.[23] Nel 1989, per esempio, il Tavistock viene scelto come sede per una serie di conferenze che avevano come tema “Il ruolo delle Organizzazioni non governative nell’indebolire gli stati nazionali” e i documenti con le relazioni delle conferenze sono stati pubblicati nel 1991 sulla rivista Humans Relations. [24]
In conclusione, il panico sociale generalizzato dalla crisi finanziaria internazionale (e attualmente dalla pandemia) e lo stato di quiescenza da cui riemerge con violenza non appena qualche governo o le masse popolari tentano di opporsi all’agenda dei poteri forti, è stato concepito a tavolino per piegare sistematicamente qualsiasi forma di resistenza popolare.
[1] Gioele Magaldi, Massoni società a responsabilità illimitata, Chiarelettere, Milano, p. 107.
[2] John Coleman, The Tavistok Institute of Human Relations, Global Review Publications, New York, 2006.
[3] Gioele Magaldi, Massoni società a responsabilità illimitata, Chiarelettere, Milano, p. 110.
[4] C.s.
[5] John Coleman, The Tavistok Institute of Human Relations, Global Review Publications, New York, 2006.
[6] Gioele Magaldi, Massoni società a responsabilità illimitata, Chiarelettere, Milano, p. 107.
[7] Epiphanius, Massoneria, e sette segrete, Controcorrente, Napoli, 2002.
[8] Gioele Magaldi, Massoni società a responsabilità illimitata, Chiarelettere, Milano, p. 107.
[9] Epiphanius, Massoneria, e sette segrete, Controcorrente, Napoli, 2002.
[10] Gioele Magaldi, Massoni società a responsabilità illimitata, Chiarelettere, Milano, p. 109.
[11] Epiphanius, Massoneria, e sette segrete, Controcorrente, Napoli, 2002., p. 887.
[12] Maurizio Blondet, chi comanda in America, EFFEDIEFFE, 2002, p. 154.
[13] Joseph Brewda, Israeli psichiatrists and hamas terrorists: case study on how terrorists are manufactured, ottobre 2001.
[14] http://paoloferrarocdd.altervista.org/non-era-basaglia-progetto-tavistock…
[15] John Coleman, The Tavistok Institute of Human Relations, Global Review Publications, New York, 2006.
[16] Nell’estate del 1967 la CIA avviò una grande covert operation. L’operazione si chiamava in codice CHAOS, chiusa ufficialmente nel 1974. Consisteva nell’infiltrare, a scopo di provocazione, propri agenti o fiduciari all’interno di gruppi, associazioni e partiti dell’estrema sinistra extraparlamentare in Italia, Francia, Gran Bretagna, Spagna e Repubblica Federale Tedesca. In sostanza con la diffusione delle droghe sintetiche si tentò di inquinare il vasto movimento studentesco presente nei paesi imperialisti occidentali.
[17] Epiphanius, Massoneria, e sette segrete, Controcorrente, Napoli, 2002., p. 889.
[18] Tim Weiner, Sidney Gottlieb 80, Dies, Took LSD to C.I.A., Ney York Times, 10 marzo 1999.
[19] The Church committee report, relazione della commissione del Senato degli Stati Uniti d’America sulle attività svolte dal governo e dai servizi segreti, 1975, pp. 385-422, e J. Marks, The Search for the “Manchurian Candidate”, The CIA and Mind Control, Times Books, New York, 1978, Project MKUltra, the Central Intelligence Agencys Program of Research into Behavioral Modification.
[20] La Recording Industry Association of America o RIAA (alla lettera Associazione Americana dell’Industria Discografica) è stata fondata nel 1952.
[21] R. D. Laing, The Politics of Experience, The birth of paradise, Penguin Books, Londra, 1990 ; Epiphanius, Massoneria, e sette segrete, Controcorrente, Napoli, 2002., p. 889.
[22] Giovanni Minoli, Operazione Blue Moon, eroina di stato, video documentario RAI Storia, https://www.youtube.com/watch?v=kywmDZVjTnw
[23] Daniel Estulin, Tavistok Institute: Social Engineering the Masses, Trine Day, Walterville (Oregon), USA, 2015.
[24] Marco Pizzuti, evoluzione non autorizzata, EDIZIONI IL PUNTO D’INCONTRO, Vincenza, 2016, p. 208.
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