BOMBE ATOMICHE SU MARTE?

   Potrebbe benissimo essere il titolo di film di fantascienza anni ‘ 50, con scienziati pazzi che minacciano di distruggere tutto quello che è considerata vita nell’Universo.

   Ebbene a proporre questa folle idea è un imprenditore e inventore sudafricano con cittadinanza canadese naturalizzato statunitense, Elon Musk.

   È il fondatore, Amministratore Delegato e CTO[1] di Space Exploration Technologies Corporation (Space X)[2] cofondatore, CEO e product architetta di Tesla e cofondatore e CEO di Neuralink e di altre società. Ha inoltre proposto un sistema di trasporto super veloce conosciuto come Hyperloop. Nel dicembre 2006si è posizionato 21° posto nella lista delle persone più potenti del mondo secondo Forbes.[3]

   Ha proposto un sistema un aeromobile elettrico supersonico VTOL (decollo e atterraggio verticali) con propulsione a ventole elettrico.[4] Musk ha affermato che il suo obiettivo ruota intorno all’ideale di cambiare il mondo e l’umanità[5] (il mondo che si sta riempendo di multimiliardari filantropi, Soros Docet). Tra i suoi obiettivi c’è quello di ridurre il riscaldamento globale (Greta non è sola!) tramite l’utilizzo di energie rinnovabili e riducendo il “rischio di un’estinzione umana” stabilendo una colonia umana su Marte[6].

   Ebbene, per questo scopo Musk ha detto che saranno necessarie circa 1.000 navicelle Starship ma anche dell’allineamento planetario Terra-Marte.[7]

   La navicella Starship è stata svelata solo alla fine di settembre 2019. Essa è il nuovo mezzo spaziale di SpaceX alimentato dai nuovi motori Raptor destinato a portare in orbita un equipaggio umano, per poi essere parte delle missioni che rivedranno gli uomini sulla Luna e infine su Marte.    Inoltre, Musk ha detto che sono necessari 2 milioni di dollari per ogni volo Starship.

Come si diceva prima, lo scopo finale è quello di creare una “città autosufficiente” su Marte, SpaceX dovrebbe programmare migliaia di voli Starship, che dovrebbero trasportare merci, infrastrutture ed equipaggio destinati a   Marte nel corso di circa 20 anni. L’allineamento planetario tra i due pianeti che, in tempi compatibili con le tecnologie attuali consente un solo volo da Terra a Marte ogni due anni.

   Dentro questo quadro, Musk in un messaggio lanciato su Twitter, presentando le t-shirt, propone l’idea di bombardare il piante rosso con testate nucleari per renderlo vivibile. Lo scopo ufficiale sarebbe quello di sciogliere le calotte polari così da liberare anidride cronica sufficiente a creare un effetto serra che renda sopportabili le temperature estreme di Marte.[8]

   Tutto ciò mi pone alcuni interrogativi. Se questo progetto non fosse una provocazione, mi chiedo: si vuole costruire una città sul pianeta rosso. Ma un città per chi? Se si guardasse le condizioni di Marte (radiazione, gravità) e proviamo a immaginarci su cosa poi si dovrebbe mangiare, la totale assenza (per quello che ufficialmente si sa) si spazi verdi animali, stagioni, luce del sole (nelle quantità a cui siamo abituati) dovrebbe essere folle a desiderare una esistenza di quel genere. Non sarebbe meglio desiderare per questa opera dei robot? 


[1] Il CTO è un manager di primo livello e membro del direttivo di un’azienda la cui responsabilità principale è monitorare, valutare, selezionare e suggerire al consiglio direttivo e al CEO le tecnologie che possono essere applicate ai prodotti o ai servizi che una azienda produce.

[2] Emily Shanklin, Elon Musk, su SpaceX, 27 marzo 2017,

[3] The World’s Richest People 2018, in Forbes.

[4] Jonathan Charlton, Elon Musk ‘Toying’ with Designs for Electric Jet, su Aviation.com 

 Elon Musk on dodging a nervous breakdown (2013) 16 marzo 2015.

[5] YouTube Video – Elon Musk: The mind behind Tesla, SpaceX, SolarCity

[6] Ross Andersen, Elon Musk puts his case for a multi-planet civilisation, su Aeon, 30 settembre 2014.

[7] https://www.dday.it/redazione/3301/elon-musk–musk-citta-autosufficente-marte

[8] https://www.repubblica.it/scienze/2019/08/17/il_tweet_di_elon_musk_bombe_atomiche_su_marte_233826763/

~ di marcos61 su dicembre 16, 2019.

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