UNIVERSITA’ PER FUTUROLOGI?
Non può non destare impressione che nonostante la crisi, due punte della ricerca avanzata come Google e la Nasa abbiano deciso di investire denari per la creazione di un’università destinata ad addestrare dei “futurologi”, ossia scienziati pronti ad affrontare un’era in cui le macchine saranno più intelligenti dell’uomo. Un futuro quest’ultimo che ricorda saghe cinematografiche celebri, come quella di Terminator o di Matrix, dove le macchine alla fine prendono il sopravvento sull’umanità.
Il nuovo istituto, scrive il quotidiano britannico The Financial Times, si chiamerà Singularity University e sarà guidato da Ray Kurzweil,[1] controverso inventore, informatico e saggista statunitense che ha previsto, in un celebre saggio del 2005 The singularity is near (La singolarità è vicina) che per la metà di questo secolo, avverrebbe la nascita di una nuova civiltà in cui l’intelligenza artificiale supererà le facoltà umane, un periodo da lui definito “singolarità tecnologica”. In sostanza la singolarità è un punto, previsto nello sviluppo di una civilizzazione, dove il progresso tecnologico accelera oltre la capacità di comprendere e prevedere degli esseri umani per come sono ora. Per citare lo statistico americano I. J. Good: “Una macchina ultraintelligente potrebbe progettare macchine sempre migliori; quindi, ci sarebbe una “esplosione di intelligenza”, e l’intelligenza dell’uomo sarebbe lasciata molto indietro. Quindi, la prima macchina ultraintelligente sarà l’ultima invenzione che l’uomo avrà la necessità di fare”. [2]
Secondo alcune correnti di pensiero, i computer dotati di intelligenza superiore a quella umana avranno il compito di riuscire a gestire autonomamente problematiche attualmente irrisolvibili dal genere umano, come il surriscaldamento globale, la fame o la scarsità delle risorse energetiche. Sebbene lo studioso sia molto criticato in alcuni circoli scientifici, e come si è visto la Nasa e Google hanno deciso di dargli fiducia. Per Kurzweil è questo il momento di aprire questo tipo di università perché molte tecnologie, dall’informatica all’elettronica, dalla genetica alle nanotecnologie, sono vicine al momento in cui confluiranno l’una nell’altra e potranno dar vita a supersistemi intelligenti. La scuola, sostenuta in prima persona dal fondatore di Google, Larry Page, e da Peter Diamandis, amministratore delegato di X-Prize, non ricalcherà lo schema di una comune università ma si ispirerà all’Università spaziale internazionale di Strasburgo, una scuola interdisciplinare e multi-culturale alla cui apertura contribuì Diamandis nel 1987.
Bisogna dal mio modesto punto di vista riflettere su un fatto: che tutte le rivoluzioni tecnologiche avvenute dentro il quadro di una società dominata da una classe dominante in decadenza (la borghesia) se non addirittura in decomposizione, c’è il forte rischio che tutto ciò porti il passaggio a forme di schiavitù tecnologiche, nel senso che alla fine della fiera si rischia che sia il sistema della macchine a imporre il propri bisogni.
Questa iniziativa di Google e della Nasa potrebbe essere inquadrata come uno sviluppo di una componente del complesso industriale-medico/psichiatrico-militare- spionistico ovvero un sistema dove si intrecciano tutta una serie di rapporti tra università, centri di ricerche, industrie, servizi segreti e militari, un sistema industriale che gestirebbe anche il controllo mentale.
[1] https://www.corriere.it/scienze/09_febbraio_03/universita_singolarita_nasa_google_e8451594-f1d9-11dd-9d2c-00144f02aabc.shtml
[2] C.s.