SCIE CHIMICHE

 

 

Secondo una prassi documentata in vigore in Russia e in Cina, succede che i governanti, dovendo effettuare una parata o una celebrazione in giornate in cui è prevista pioggia, facciano rilasciare da aerei militari dei vapori capaci di dissolvere e produrre come per incanto delle meravigliose quanto innaturali giornate di sole sulle località desiderate. Il tutto, però, senza curarsi degli effetti anche estremi – come violentissime grandinate o tornado – dell’ovvia reazione meteorologica di compensazione sulle zone limitrofe. Di fatto si tratta di tecnologia ufficialmente riconosciuta e chiamata “cloud seeding” (inseminazione delle nuvole, semina delle nuvole).[1] In sostanza s’irrorano le nubi di ioduro d’argento e si ottiene la pioggia. Le scie chimiche hanno effetti e scopi ben diversi. Inoltre, il fenomeno è presente esclusivamente nei cieli delle nazioni che aderiscono alla NATO. Paradossalmente in Cina, la nazione che ha ammesso di servirsene[2] ma solo indeterminate occasioni (soprattutto durante manifestazioni importanti), esse non sono presenti.

Le scie chimiche a differenze delle normali scie di condensazione, restano fisse anche per ore, espandendosi fino a formare una sorte di nebbiolina che vela il sole e poi ricade sul terreno, sulle acque, sulle piante sugli animali e sulle persone.

Gli aerei che rilasciano le scie chimiche sono accompagnati da droni di forma sferica[3] dotati di un sistema di occultamento ottico, che molto probabilmente è costituito da un dispositivo elettromagnetico in grado di deviare la luce. I droni potrebbero avere dei congegni elettromagnetici in grado di sparare proiettili di microonde e hanno principalmente lo scopo di proteggere l’aereo destinato all’emissione delle scie chimiche, sia producendo ologrammi sia ne camuffano il vero aspetto sia abbattendo eventuali velivoli che cerchino di intercettarlo o di indagare sull’attività svolta. In questo caso, il drone emette un forte impulso elettromagnetico che dovrebbe abbattere l’intruso fulminandogli il sistema elettrico di bordo facendolo precipitare. Alle successive perizie sembrerà un semplice incidente per guasto elettrico.[4]

C’è una buona probabilità che a molti dei piloti degli aerei incaricati di irrorare il cielo gli venga detto che si tratta di sostanze chimiche utili ad attenuare gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici. La consegna di silenzio potrebbe essere motivata con la necessità di evitare che si scateni il panico. Quasi sicuramente non è detto ai piloti (o almeno alla maggior parte di loro), è che alcuni degli aerei rilasciano una miscela di elementi chimici atti a trasformare la ionosfera in una sorta di specchio capace di riflettere onde elettromagnetiche di tipo ELF (Extremely Low Frequency, a frequenza estremamente bassa) e VILF (Very Low Frequency, a frequenza molto bassa). Si tratta delle stesse onde emesse dalle antenne che si trovano, disseminate ovunque per consentire il funzionamento dei cellulari. Esiste da decenni una folta possibilità teorica e pratica di produrre malattie tramite onde elettromagnetiche tarate su una frequenza che il cervello umano scambia per la propria.

Le scie in grado di schermare le onde elettromagnetiche potrebbero essere in teoria per scopi più nobili, e cioè per proteggere la Terra dalle violente tempeste magnetiche solari che potrebbero colpire la Terra. In assenza di schermatura, infatti, ogni impianto elettronico ed elettrico si brucerebbero, proiettando l’umanità a un livello tecnologico pari a quello medioevale. Computer, Internet, automobili, aerei, conti in banca, luce, riscaldamento, smaltimento di acque fognarie: tutto si fermerebbe. Sarebbe il caos.

Ma le scie chimiche potrebbero essere usate soprattutto per produrre alterazioni climatiche. Fra gli elementi rilasciati a questo scopo vi sono l’alluminio, il bario e il nitrato d’argento, che agisce sulle particelle di acqua dell’atmosfera. Per verificarne il contenuto basterebbe effettuare delle analisi direttamente da terra, eppure sembra che una cosa del genere non sia mai stata fatta in modo ufficiale.

La segretezza su quest’argomento da parte istituzionale induce il sospetto che certi poteri occulti si serva delle scie chimiche per scopi tutt’altro che umanitari, come strumento di una più generale strategia di guerra meteorologica.

 

 

LA GUERRA METEOROLOGICA

 

 

L’uso bellico delle scie chimiche e di altre tecniche per modificare le condizioni climatiche ha una lunga storia che risale all’ultimo dopoguerra. Alcune ricerche condotte già negli anni ’50 dalla British Royal Air Force (Raf). Secondo quanto dichiarato nell’agosto 2001 dalla BBC, nel 1952 l’Operazione Cumulus avrebbe generato un nubifragio e la morte di 35 persone nel Devon (Gran Bretagna).[5] Dai documenti declassificati, sarebbero emersi che si trattò di un disastro emerso provocato artificialmente ma fatto passare per naturale. Nel 1953 le forze britanniche e alleate (dei paesi NATO per intendersi) avrebbero inoltre sperimentato un metodo per aumentare le quantità di pioggia e neve allo scopo di rendere paludoso il terreno e ostacolare gli spostamenti di eventuali forze nemiche. Fra le possibilità contemplate vi era addirittura la detonazione di un ordigno atomico nel cuore di una tempesta o di una nube in modo tale che le radiazioni fossero distribuite su un’area di gran lunga più estesa rispetto a quella di una “normale” deflagrazione nucleare.

Se le classi dominanti nel loro delirio di onnipotenza, nel loro credersi degli dei, dove per mantenere il loro potere hanno fatto si che non siano più gli esseri umani, ha costruire progetti di potere, ma è il potere che costruisce i progetti per gli esseri umani, vogliono creare devastazioni tali da resuscitare certe profezie dell’Apocalisse, che potrebbero produrre violenti cicloni e alluvioni bibliche su zone strategiche alla scopo di piegare la volontà delle nazioni che non vogliono cedere alle loro pressioni.

Nel 1996 il Senato USA aveva stanziato 15 milioni di dollari per lo sviluppo di tecniche di tomografia penetrativa terrestre.[6] Lo scopo era di trovare un modo di localizzare basi sotterranee nemiche, tunnel depositi di munizioni, giacimenti minerari ecc. Nel mese di aprile dello stesso anno era pubblicato un documento del Dipartimento della “Difesa” USA in cui si analizzava ogni opzione possibile per potere realizzare una guerra meteorologica nonché quale effetto avrebbe potuto avere l’uso di questo tipo di armi sulle truppe nemiche e le loro capacità logistiche. Il suo titolo era Eeather ad Force Moltiplier: Owning the Weather in 2005 (Tempo come moltiplicatore di forza: possedendo il Tempo nel 2025). [7] In questo documento si esprime la convinzione da parte dell’imperialismo USA di poter controllare le condizioni climatiche tramite le condizioni climatiche tramite le loro forze aerospaziali entro e non oltre il 2025. Le armi meteorologiche consentono di colpire le forze nemiche via cielo, mare e terra privandole della visibilità tramite dense nebbie e scatenando su di esse uragani, nubifragi, piogge di fulmini, e grandinate dai chicchi enormi. Gli incendi che colpirono in diversi anni le nazioni europee, fra cui la Grecia e furono ufficialmente attribuiti a cause naturali o a un generico “vandalismo”, mentre potrebbe benissimo essere stati il frutto di una dimostrazione della forza e del livello di perfezione raggiunta da questo tipo di armi.

Secondo un libro scritto da Philip Hoage, le guerre climatiche sono una realtà.[8] sono usate per creare carestie alla scopo di indebolire le nazioni nemiche, in base all’assunto per cui chi ha il controllo del cibo controlla la popolazione. Il dottor Nick Begich ha realizzato un video[9] (in inglese) in cui spiega come, dietro il camuffamento della semplice ricerca sulla ionosfera e sulle comunicazioni radio, l’HAARP faccia parte di un innovativo sistema di micidiale di armi a microonde di ultima generazione. Begich sta portando avanti una campagna di un contro l’HAARP poiché ritiene che si in grado di sparare potentissimi fasci di onde elettromagnetiche sulla ionosfera e di farle poi rimbalzare nella direzione nella direzione desiderata. Oceani, terreni, case e persone ne sarebbero attraversati in profondità.

Secondo la scienziata di fama mondiale Rosalie Bertell,[10] gli scienziati militari stanno realizzando un sistema di “difesa” climatico che potrebbe essere uso come un’arma.[11]

Nel suo libro Pianeta Terra: L’Ultima Arma da Guerra rivela la verità incredibile della nuova generazione di super-armi. Secondo la tesi che è esposta in questo libro i militari delle grandi potenze stanno ora testando radicalmente delle nuove armi, che mettono così profondamente in pericolo la Terra e tutta la vita su di essa, e il loro dispiegarle in nome della sicurezza è come suggerire che il diventare un attentatore suicida aumenta l’attesa di vita.

Come eminente scienziato americano, esperto mondiale di radiazioni e vincitore di premi scientifici internazionali importanti, la dottoressa Bertell non è un allarmista. Eppure, la sua prosa fresca, incisiva e piena, non solo rivela armi degne della fantascienza, ma dimostra che i test potrebbero essere costata la vita a migliaia di innocenti vittime civili in tempo di pace.

Lei espone come i militari da decenni stanno segretamente conducendo esperimenti, tra cui esplosioni nucleari di alto livello, che potrebbero perturbare gli strati vitali dell’atmosfera che ci proteggono dalle radiazioni letali del sole. Afferma che questi esperimenti spesso sono condotti senza nemmeno discutere con gli esperti non militari i rischi di danneggiare questi veli della terra che preservano la vita. E crede che tali esperimenti possano già aver accelerato il riscaldamento globale e contribuito a scatenare terremoti ed eccezionali eventi meteorologici.

La storia si sviluppa delicatamente. Lei ci dice che, per quattro anni, una bomba termonucleare Russa mille volte più potente della bomba di Hiroshima, girò sopra le nostre teste. E che un solo razzo lanciato dai militari americani semplicemente trasportava abbastanza plutonio da causare un cancro al polmone a 20 milioni di persone e fu fatto esplodere come alcuni dei suoi predecessori non caricati.[12]

 

CINTURA DI RADIAZIONE

 

Nel luglio del 1962 la NASA annunciò che i test nucleari ad alta quota avevano creato una nuova cintura di radiazione profonda 750 miglia, che cingeva la terra. Questo danno e inquinamento sono stati aggravati da esperimenti dell’Unione Sovietica. La Dottoressa Bertell dice che furono 10 anni prima che gli scienziati Americani si rendessero conto che ci sarebbero voluti centinaia di anni prima che la schermatura vitale della terra delle fasce di Van Allen dell’atmosfera terrestre potesse recuperarsi da tali assalti.

Tuttavia, le ripercussioni potranno non essere limitate alla sola atmosfera. Lei ci dice che, dopo un esperimento nucleare, che aveva creato nuove fasce elettromagnetiche nell’atmosfera, il caribù falli misteriosamente la migrazione per la prima volta in 3000 anni. Un segno, forse, di come le migrazioni di animali, pesci e uccelli, possano essere colpite dai disturbi dei campi elettromagnetici, e i suoi impatti potenziali sull’uomo. Perché, senza caribù, molti Inuit[13] morirono di fame. Inoltre, le radiazioni nucleari non furono confinate all’atmosfera superiore: i caribù e le persone che sopravvissero furono pericolosamente contaminati da cesio 137, con cancro, malattie polmonari e mortalità infantile che aumentarono vertiginosamente.

Nonostante l’opposizione da parte dell’Unione Internazionale degli Astronomi, i militari americani hanno anche messo 350.000.000 aghi di rame in orbita. Un esperimento che la Dottoressa Bertell dice che qualche scienziato crede possa avere sconvolto l’equilibrio del campo magnetico planetario, provocando il massiccio terremoto 8,5 in Alaska e la perdita del Cile di parte della sua costa. Eppure lei dimostra che tali esperimenti siano cosa piccola rispetto a quanto si sta facendo oggi e quello che verrà.

 

HAARP -MODIFICAZIONE DELLA IONOSFERA

 

Per esempio, lei descrive HAARP che sembra apparentemente innocente, finché non si spiega che questa griglia di 180 torri di trasmissione è finanziata dai militari come parte del network di difesa ‘Star Wars’. HAARP e i suoi progetti fratelli collegati sono conosciuti tra i militari, lei dice, come ‘strutture per la modifica della ionosfera’. Infatti, in accordo ai propositi della sua installazione, HAARP è destinata a innescare e controllare i processi naturali nella ionosfera in modo ‘che potrebbe essere potenzialmente sfruttata per le finalità del Dipartimento della Difesa’. In altre parole la ionosfera, che ripara la Terra, sarà utilizzata come la canna del fucile.

La Bertell suggerisce che la potenza dei trasmettitori è così grande che viverci vicino potrebbe essere pericoloso. Lei cita una dichiarazione d’impatto Ambientale federale statunitense che afferma che HAARP può alzare la temperatura corporea interna di persone vicine…(e) far detonare le munizioni aeree, interferire con le comunicazioni aeree e i comandi di volo. Anche un modesto aumento della temperatura corporea può alterare il funzionamento del cervello e del corpo e, come lei ricorda, anche un piccolo aumento delle radiazioni elettromagnetiche può causare un aumento della cataratta e della leucemia e alterare la chimica del corpo e del cervello, la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca. Ma tale danno diretto è solo la punta dell’iceberg.

La Bertell rivela che in un tipo di esperimento queste torri di trasmissione si associano per emettere un fascio gigante, di una potenza tale che ‘come un lampo che dura al più pochi minuti affetterà da cima a fondo la ionosfera come un coltello a microonde’ producendo una lunga incisione in questo strato di atmosfera vitale. Tuttavia, l’obiettivo principale di HAARP è, spiega, riscaldare le sezioni della ionosfera fino al rigonfiamento per formare una ‘lente’ curva che ‘riflette’ il fascio di energia enorme di HAARP verso la Terra per distruggere obiettivi selezionati – presumibilmente senza lasciare nemmeno una traccia di ciò che ha causato la devastazione.

Gli strati della nostra atmosfera sono così poco capiti che nessuno può conoscere l’impatto del taglio aperto della ionosfera o del farne un rigonfiamento come una lente. Inoltre, sottolinea che gli scienziati hanno avvertito che l’energia di HAARP può associarsi con una frequenza d’onda naturale, con risultati che sono ‘del tutto sproporzionati rispetto al livello di input’ – incluso la distruzione dell’armonia tra le forme di vita terrestri…e…i sistemi di supporto alla vita terrestre’.

Gli anelli intorno a Saturno si pensa siano stati causati da un’interazione paragonabile tra onde di energia. Quindi, non può essere esclusa la possibilità che HAARP e i suoi confratelli possano innescare cambiamenti catastrofici su questo pianeta. Come spiega la Dottoressa Bertell, tutto è collegato, ogni cosa nel nostro universo è in equilibrio dinamico e questa interferenza (di HAARP) può destabilizzare un sistema che ha stabilito e mantenuto il proprio ciclo per milioni di anni’, proteggendo la vita sulla Terra.

 

ELF PULSANTE NELLA TERRA

 

Non è tutto. La Dottoressa Bertell dice che sia HAARP che le installazioni in Russia, cui l’America ha collaborato, possono anche creare impulsi a frequenza molto bassa (ELF), i quali sono diretti nella profondità della terra stessa, con il potenziale di distruggere il delicato equilibrio delle placche tettoniche della crosta terrestre, come quelle della faglia di Sant’Andrea Californiana. Data la piccola comprensione delle interazioni tra le placche tettoniche, del nucleo fuso della Terra e dei vulcani, chiamare ciò giocare con il fuoco sarebbe un assurdo eufemismo.

Né, sembra che siano solo queste installazioni militari a minacciare la vitalità della Terra. La Bertell dice che HAARP è solo una di una catena crescente di installazioni militari di straordinaria potenza e potenzialmente interattive, che utilizzano vari tipi di campi e lunghezze d’onda elettromagnetiche, ciascuna con una capacità diversa di incidere sulla terra o sulla sua atmosfera. Ad esempio, un’installazione in Alaska avrà un campo magnetico più di 60.000 volte superiore a quello della terra stessa.

Per chi conosce l’impatto dei campi magnetici sul corpo umano, i potenziali rischi di un tale impianto sono evidenti. Allo stesso modo, come sottolinea la Bertell, il campo magnetico terrestre è anche prodotto attraverso le correnti elettriche all’interno del nucleo liquido della terra e interagisce con le fasce di Van Allen dell’atmosfera della terra in modi non ancora compresi.

Con la tipica moderazione, lei sceglie di non stimare l’effetto che avrà nel nucleo della terra o nell’atmosfera un campo magnetico 60.000 volte maggiore di quello della terra. Ma lei crede che i test militari potrebbero già disturbare l’equilibrio della terra. Oltre a dimostrare come i precedenti test militari abbiano massicciamente contribuito al buco nell’ozono e al riscaldamento globale, la Dottoressa Bertell suggerisce che alcune condizioni meteorologiche bizzarre e disastri ‘naturali’ potrebbero essere stati causati direttamente da impianti di test come HAARP.

 

CONNESSIONI CON TERREMOTI E TEMPO BIZZARRO

 

Per esempio, nel 1977, una tempesta bizzarra che devastò una piccola città nel Wisconsin e distrusse 350 ettari di foresta, venne al seguito di un esperimento di onde ELF del governo. Mentre il Bollettino degli Scienziati Atomici riportava che un trasmettitore di onde ELF era collocato nel bel mezzo di un’altra tempesta che fece scendere pioggia 150-200 volte più del normale. Questi collegamenti sono più che puramente indiziari, perché lei dice che la modificazione del clima è all’ordine del giorno dell’aviazione statunitense, e nel 1992 i russi dissero al Wall Street Journal che potrebbero già compierla. E la tempesta del Wisconsin offre quello che assomiglia molto a una prova diretta.

La domanda è, qualcuno ha la sapienza di controllare il tempo in modo saggio e disinteressato? Ed essi stanno cominciando a comprendere i potenziali effetti collaterali inattesi di tutti questi esperimenti? Come lei ricorda, è dall’inizio degli esperimenti ‘Star Wars’ che El Nino ha cambiato il suo ciclo ed è diventato molto più grave, con effetti devastanti.

Ugualmente, un esperimento sovietico con la ionosfera precedette direttamente un terremoto in Cina che uccise 650.000 persone.[14] Mentre in America delle onde tipo ELF sono state rilevate immediatamente prima di un terremoto a San Francisco nel 1989, e delle innaturali e inspiegabili onde a bassa frequenza sono state rilevate prima dei terremoti in Giappone e in California nel 1989, e prima del terremoto di Los Angeles nel 1994. Possiamo solo chiederci se tali onde ELF abbiano preceduto i recenti terremoti in El Salvador e in India quest’anno e se la carneficina sia stata causata da ‘esperimenti di difesa’ di una delle ‘Grandi Potenze’.

Quello che è certo, come la Bertell mostra, è che, globalmente, il numero di terremoti per anno è più che raddoppiato dall’inizio degli esperimenti militari che colpiscono la Terra e la sua atmosfera. Anche questo potrebbe, naturalmente, essere pura coincidenza, ma un altro fatto suggerisce che qualcosa di insolito stia accadendo. Inspiegabilmente, un terremoto in Bolivia nel 1994 originò a 600 Km sotto la superficie terrestre, 24 volte più profondo del normale.

 

Comunque, anche se nessuno di questi disastri potesse essere associato alla porta del mondo militare, le armi che interferiscono con l’atmosfera violano la Convenzione sulla Modifica dell’Ambiente del 1976. Eppure, lei dice che nel gennaio 1991, nonostante l’America abbia firmato questa convenzione, la Casa Bianca si esonerò dall’obbligo di fare azioni presso il Pentagono nella valutazione del suo impatto ambientale. Comunque, l’America e la Russia non sono le sole a possedere tali armi. Le sue rivelazioni di 30 anni di innovazioni militari mostrano che la Gran Bretagna, la Germania e la NATO hanno tutte partecipato agli sviluppi militari che mostrano superbo disprezzo per la vita sulla terra.

Quando nel gennaio 2007 il governo ceco ha autorizzato gli USA a installare sul proprio territorio una base legata al progetto SDI meglio noto come “Scudo spaziale” (tenendo conto che secondo molti ricercatori l’HAARP sarebbe del progetto SDI), il Movimento Umanista ceco assieme ad attivisti pacifisti ha presentato una petizione internazionale intitolata “No Star Wars” per fermare la costruzione della base e impedire lo sviluppo di un progetto che avrebbe prodotto una nuova generazione di armi e militarizzato lo spazio.[15]

Lo sviluppo di questo tipo di armamenti nasce dal fatto che il capitalismo è entrato in una crisi generale (crisi non solo economica ma anche politica e culturale).

A questa crisi il capitalismo cerca di opporsi attraverso i componenti della sua classe che sviluppano contraddizioni con tutti i mezzi pacifici e non pacifici, culturali, politici, economici ed economici, mezzi che diventano sempre più aggressivi, quanto più si accentua la sua crisi.

Solo l’azione determinata, organizzata delle masse popolari, può essere in grado di scongiurare la guerra, sviluppare la liberazione dei popoli e combattere lo sfruttamento.

Se fino adesso l’azione delle masse non è riuscita a bloccare guerre, o l’espandersi di armamenti micidiali, ciò è dovuto, al fatto che chi organizza le masse e che ne prendono la loro direzione, le hanno costrette ad agire entro schemi che tendono a ingabbiare la loro volontà di lotta, e a questo bisogna aggiungere le azioni propagandistiche dell’imperialismo e degli indirizzi culturali devianti dell’imperialismo culturale capitalistico.

 

[1] Col termine inglese di cloud seeding s’intende una tecnica che mira a cambiare la quantità e il tipo di precipitazione attraverso la dispersione nelle nubi di sostanze chimiche che fungano da nuclei di condensazione per favorire le precipitazioni.

Vincent Schaefer (1906–1993) scoprì il principio della semina delle nuvole nel luglio 1946 attraverso una serie di eventi fortuiti, durante una scalata sul Monte Washington, nello Stato di New York. In seguito ad una discussione con il premio Nobel Irving Langmuir, Schaefer, che era un suo collaboratore, ebbe l’idea di creare nubi sovraraffreddate usando una speciale microfibra.

Usò centinaia di sostanze potenziali per stimolare la formazione di cristalli di ghiaccio, come sale, talco in polvere, terra e altre sostanze chimiche, finché in quello stesso mese, proprio nel giorno più caldo e afoso, mentre stava conducendo esperimenti allo Schenectady Lab., notò che l’aria non si era raffreddata abbastanza. Decise, quindi, di innescare il processo usando ghiaccio secco per abbassare la temperatura, e, in effetti, si ebbe la formazione di milioni di microcristalli, con un grado di riflessione della luce così alto da illuminare la maggior parte della stanza.           L’esperimento fu facilmente replicato, ed egli stabilì anche in −40 °C il limite di temperatura per la formazione di ghiaccio.

Contemporaneamente il noto climatologo Bernard Vonnegut, fratello dello scrittore Kurt Vonnegut e collega di Schaefer, creò un metodo d’inseminazione usando iodio e argento per produrre ioduro d’argento. Mentre Schaefer alterava la temperatura all’interno della nuvola, Vonnegut ne alterava la struttura cristallina sfruttando la proprietà detta parametro di rete tra due tipi di cristallo (in seguito la cristallografia del ghiaccio fu la base teorica del racconto di Kurt Vonnegut Ghiaccio-nove).

Il primo tentativo di alterare la struttura delle nuvole attraverso le tecniche di cloud seeding si svolse durante un volo nel novembre dello stesso anno nello stato di New York, quando Schaefer riuscì a stimolare una precipitazione nevosa presso il monte Greylock, nel Massachusetts orientale; in seguito egli inseminò una nube con circa 2 kg di ghiaccio secco da una distanza di 96 chilometri dall’aeroporto della contea di Schenectady. Infatti, ghiaccio secco e ioduro d’argento sono agenti efficaci nelle alterazioni fisico-chimiche nuvole, quindi utile per aumentare le precipitazioni invernali in montagna e nella prevenzione, in determinate condizioni, di fulmini e grandine.

Pur non essendo nuova, questa tecnica d’inseminazione igroscopica (utile per intensificare le precipitazioni piovose partendo da nuvole calde) sta avendo un forte rilancio, basato su indicazioni positive di ricerche condotte di Sud Africa, Messico ed altrove. Il materiale igroscopico più comunemente usato è il sale. Si pensa che l’inseminazione igroscopica possa dare origine a un’intera gamma di gocce, più marittime (ovvero più grosse) e meno continentali, unite per coalescenza.

Tra il marzo 1967 al luglio 1972 l’esercito statunitense, durante l’Operazione Popeye, inseminò con argento iodato il Vietnam del Nord, e specificatamente il Sentiero di Ho Chi Minh, al fine di prolungare la stagione monsonica. In seguito a quest’operazione si ebbe un’estensione della stagione delle piogge tra i 30 e i 45 giorni.

 

 

 

 

[2] http://www.sciechimiche.org/scie_chimiche/index.php?option=com_content&task=view&id=589&Itemid=1

 

[3] https://las0rgente.net/2015/11/23/scie-chimiche

 

[4]                                     C.s.

 

[5] http://megachirottera.blogspot.it/2016/02/modificazione-meteorologica-un-po-di.html

 

https://www.theguardian.com/uk/2001/aug/30/sillyseason.physicalsciences

 

[6] https://sciechimicheinformazionecorretta.blogspot.it/2016/10/haarp-potrebbe-mandare-in-cortocircuito.html

 

[7] http://www.nogeoingegneria.com/pdf/Possedere_il_clima_entro_il_2025.pdf

 

[8] http://freeanimals-freeanimals.blogspot.it/2014/02/il-generale-inverno.html

 

[9] https://www.youtube.com/watch?v=ts59yTHeraQ

 

[10] Suor Dr. Rosalie Bertell (1929 – 2012). Scienziata americana, autore, attivista ambientale, epidemiologo, e sorella delle Suore grigie del Sacro Cuore, meglio conosciuto per il suo lavoro nel campo della radiazione ionizzante .

 

[11] Suo Dr Rosalie Bertelli oltre a nove lauree ad honorem e numerosi riconoscimenti, tra cui il Nobel alternativo (Right Livelihood Award) che viene assegnato ogni anno a Stoccolma qualche giorno prima del Nobel, morta nel 2012 , si è battuta per far ottenere cure mediche alle vittime di Bhopal e a quelle di Chernobyl, promuovendo in entrambi i casi una Commissione medica internazionale.

 

Durante il bombardamento NATO in Jugoslavia, parlò chiaramente e pubblicamente delle possibili conseguenze dell’impiego di armi all’uranio impoverito sulla popolazione. Per tutta la vita è stata dalla parte della giustizia, contro interessi molto potenti. La sua ultima grande denuncia è stata pubblicato nel 2000: PIANETA TERRA :L’ULTIMA ARMA DA GUERRA.

 

[12] http://www.nogeoingegneria.com/timeline/personaggi/rosalie-bertell

 

[13] Inuit (parola che significa uomini/umanità) è il piccolo popolo dell’Artico che si ritiene discendente dei Thule. Gli Inuit sono uno dei due gruppi principali nei quali sono divisi gli Eschimesi, insieme agli Yupik: il termine “eschimesi” (che secondo alcuni, significa “mangiatori di carne cruda”, secondo altri “fabbricante di racchette da neve”) fu usato dai nativi Americani Algonchini del Canada orientale per indicare questo popolo loro vicino, che si vestiva di pelli ed era costituito da esperti cacciatori. Gli Inuit e gli Yupik non amano essere chiamati “eschimesi” poiché hanno, appunto, un proprio nome specifico.

Gli Inuit sono gli originari abitanti delle regioni costiere artiche e subartiche dell’America settentrionale e della punta nord orientale della Siberia. Il loro territorio è principalmente composto dalla tundra, pianure basse e prive di alberi, dove il terreno è perennemente ghiacciato, il cosiddetto permafrost, salvo pochi centimetri in superficie durante la breve stagione estiva. Attualmente vivono in Alaska (U.S.A.), in Groenlandia (Danimarca) ed in Canada dove risultano concentrati in particolare nel Territorio del Nord-Ovest, nel vicino Nunavut e nella regione settentrionale del Labrador della Federazione Canadese.

 

[14] http://nwo-truthresearch.blogspot.it/2011/03/pianeta-terra-lultima-arma-da-guerra-il.html

http://comedonchisciotte.org/pianeta-terra-lultimo-strumento-di-guerra/

 

[15] http://gen2007-mag2011.partecipami.it/?q=blog/438/category/14

~ di marcos61 su gennaio 24, 2017.

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