COSA SUCCEDE A CARONIA?
A Caronia (Carunìa in siciliano), un comune italiano di 3.414 abitanti della provincia di Messina in Sicilia, a partire dal 15 gennaio 2004 sono accaduti tutta una serie di fenomeni di combustione, apparentemente spontanea, che hanno portato questo luogo alla ribalta della cronaca internazionale.
Cavatori, cavi elettrici, aspirapolvere, tubi ed elettrodomestici di ogni genere prendevano fuoco misteriosamente anche in assenza di energia elettrica. Più della metà dei cittadini impauriti[1] da questi strani eventi, abbandonarono le proprie abitazioni e chiesero ospitalità ad amici e parenti dislocati altrove. Nella difficoltà di trovare una spiegazione scientifica s’iniziò a parlare di fenomeni paranormali, di fantasmi o di spiriti tanto da valutare inizialmente di interpellare un esorcista.[2]
Le prime ipotesi tecnico-scientifiche attribuivano le cause del fenomeno a problemi di dispersione elettrica nell’impianto di alimentazione dei convogli ferroviari. Nelle vicinanze, infatti, è presente la linea ferroviaria Messina-Palermo. Un gruppo di esperti inviati dall’ENEL e dalle ferrovie dello Stato tentò invano di spiegare scientificamente i misteriosi incendi, ma dovettero arrendersi all’evidenza: i cavi elettrici bruciavano anche in stato di black out, quindi in completa assenza di energia elettrica. Per evitare una tragedia, il sindaco ordinò del paese alla cittadinanza di lasciare le proprie abitazioni, lasciando alle forze di polizia l’ordine di vigilare sugli immobili per evitare possibili azioni di sciacallaggio.
Il gruppo interistituzionale di osservazione
Il Gruppo Interistituzionale di osservazione che ha compito il monitoraggio e l’approfondimento dei fenomeni che accadono a Caronia, fi istituito con l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3428 dell’aprile 2005, sulla base della proposta avanzata dal Dipartimento nazionale della Protezione civile. Questo gruppo è coordinato da Francesco Mantegna Venerando, presidente del Comitato Istituzionale di Coordinamento del Sistema di Sorveglianza Sismica e Vulcanica in Sicilia e esperto della presidenza della Regione Siciliana.
Questo intervento istituzionale molto probabilmente è stato determinato dal fatto che si era passati dagli episodi incendiari, dal secondo semestre del 2004 si passò a più frequenti anomalie di tipo elettromagnetico, come la smagnetizzazione di chiavette USB, il malfunzionamento delle chiusure telecomandate degli autoveicoli, le forti variazioni nelle bussole magnetiche, i guasti ai telefoni cellulari. Un’antenna satellitare incorporata nel lunotto di una vettura raggiunse una temperatura di una vettura raggiunse una temperatura talmente elevata da produrre la perforazione del vetro, mentre altri fenomeni vennero registrati in un’area più vasta del territorio.
La Protezione Civile, attraverso il Comune di Caronia, dispose la rimozione e l’integrale rifacimento degli impianti elettrici e delle messe a terra nelle case di Canneto. Ma taluni episodi di combustione si verificarono all’interno delle abitazioni come si diceva prima, anche in assenza di allacciamento elettrico dall’esterno.
Inoltre, si sono sempre più intensificate le osservazioni e le testimonianze di altri fenomeni nell’area del basso Tirreno.
Dopo la fase critica degli incendi, l’attività del gruppo Interistituzionale è partita. Sono state condotte varie campagne multidisciplinari di misure e rilevazioni, sia in mare sia sulla terraferma. Le più significative sono state:
1) Campagna di telefotorilevamento aereo condotta dall’aeronautica.
2) Campagne di misure dei parametri fisici, geofisici e geochimici, condotte dall’INGV (Sezioni di Catania e Palermo).
3) Campagna oleografica condotta dalla Nave Galatea dell’Istituto idrografico della Marina Militare su uno specchio di mare esteso, antistante la zona costiera di Canneto (magnetometria, parametri fisici e chimici, sedimentologia).
4) Campagna di rilevamenti e misure con georadar.
5) Campagna di rilevamenti magnetometrici a terra e di monitoraggio dei campi elettrici ed elettromagnetici condotti dalla Marina Militare.
6) Campagna di monitoraggio dello spettro radioelettrico condotta dal Ministero delle Comunicazioni e dall’ARPA Sicilia.
7) Misure dei parametri ambientali e meteoclimatici condotta dal SIAS – Regione Siciliana.
8) Mappatura di tutti gli utilizzatori dello spettro radioelettrico presenti in un raggio di diversi chilometri centrato su Cannero, curata dal Ministero della Comunicazioni.
9) Campagna di rilevamento aereo, misure e mappatura dell’intensità totale del campo magnetico terrestre condotta con tecnologia d’avanguardia dell’INGV su un’ampia zona di mare compresa tra l’isola di Ustica e le isole Eolie.
10) Campagna di monitoraggio dei campi elettromagnetici tuttora effettuata e in via di ulteriore potenziamento.
11) Campagne di rilevamento nel visibile e nell’infrarosso (IFR-FLIR) condotte in terraferma e da piattaforma aerea, con il supporto di mezzi aerei e specialisti della Marina Militare.
Attraverso queste campagne e l’attività di monitoraggio, il Gruppo Interistituzionale ha potuto escludere l’origine naturale dei fenomeni, essendo risultati tutti i parametri ambientali (fisici, geofisici, geochimici) entro valori normali.
Altrettanto si è fatto in direzione degli impianti presenti nella zona (ferrovia, impianti di radiotelecomunicazione, rete elettrica), escludendo anche in questo caso possibili cause alla base dei fenomeni.
Per il Gruppo Interistituzionale si è valutata l’ipotesi che la zona potrebbe interessata da emissioni elettromagnetiche impulsi(EMP) ed episodici di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata in frazioni di tempo estremamente ridotte. Sono emersi interrogativi sulla possibilità che alla base di questi fenomeni di tecnologie industriali, non escludendo con ciò i sistemi d’arma elettromagnetici.
Sui fenomeni che accadono a Caronia fu presentata il 5 dicembre 2007 un’interpellanza al Senato, diretta all’ora Presidente del Consiglio Romano Prodi.
A tremonzelli 1860 metri di mistero
Nell’autostrada A-19 che collega Palermo e Catania si trova la galleria di Tremonzelli, che è il tunnel più lungo dell’autostrada. All’interno di questo tunnel da venti anni accadono degli incidenti anomali. La dinamica è quasi sempre la stessa: l’automobilista entra normalmente nella galleria, ma all’improvviso avviene il black-out. Le luci e il motore si spengono. In seguito, come se niente fosse, le luci si riaccendono e il motore riparte. Il tutto in una manciata di secondi.[3]
La notte del 28 maggio 2013, un pullman con a bordo una scolaresca, una volta entrato nella galleria ha improvvisamente preso fuoco, con le fiamme che si sarebbero sprigionate dall’interno del vano motore. Senza che vi fossero segnali di preavviso.
Tra le tante teorie che si sono date su questi fenomeni (pensiamo anche il Centro Ufologico Nazionale si occupò del caso), si è andata ipotizzando la presenza di campi elettromagnetici nell’area della galleria. Tesi però smentita dall’ANAS.
Esperimenti segreti?
È noto che il cambiamento climatico (dovuto alla variazione della risonanza Shuman,[4] all’attività solare, alle scie chimiche ecc.) e la siccità crescente ha provocato negli ultimi anni un aumento vertiginoso degli incendi che hanno distrutto ettari di risorse verdi della nostra penisola. Senza escludere tra le cause degli incendi il sabotaggio da parte delle varie mafie, gli incendi sembrano provocati da un fuoco che proviene dal nulla. Come si è visto le prime indagini inerenti a questi fenomeni accaduti a Canneto di Caronia ha dato come risultato che essi sono legati a particolari campi magnetici.
Ma quale sono la causa di campi magnetici?
Un’ipotesi plausibile, che essi siano causati da esperimenti militari segreti.[5]
Sappiamo che le trasmissione di onde elettromagnetiche che viene realizzata, con riferimento ad uno dei progetti più conosciuti in tale campo, HAARP è possibile manipolare il clima. Ora le tre maxi-antenne in costruzione a Niscemi per il MUOS possono produrre un mix di onde elettromagnetiche capaci di penetrare la ionosfera con potenziali effetti per l’ambiente e la salute dell’uomo.[6]
Originalmente il progetto era stato previsto per Sigonella, il quartier generale dei droni USA, ma poi gli americani si sono accorti che le emissioni del MUOS avrebbero anche potuto far esplodere per errore di ordigni della grande base NATO siciliana.
Chiediamoci c’è un collegamento tra le onde elettromagnetiche prodotte dal MUOS e i fenomeni che ci sono a Caronia e nella galleria di Tremonzelli?
Le forze armate dei vari Stati che tendono a essere potenze mondiali o (come gli USA) vogliono difendere la loro egemonia, stanno facendo degli esperimenti per la creazione di bombe elettromagnetiche in grado di distruggere ogni apparecchio elettrico ed elettronico e rendere inerme la popolazione che è colpita da questo flusso di onde, per poi lanciarsi alla conquista dello spazio e dell’etere. Oggi è già in atto un processo di militarizzazione dello spazio per l’egemonia, che ha lo scopo farlo divenire sia un canale per ottenere e trasmettere energia, e per l’utilizzo di armi contro gli stati nemici. Se fino alla seconda guerra mondiale importante era l’egemonia del mare, dall’ultimo conflitto mondiale decisivo diventa l’egemonia aerea, ora è l’egemonia dello spazio.
Bisogna precisare che non bisogna vedere l’imperialismo – che non è altro che la forma a cui il capitalismo approda nella fase suprema, ultima, più alta e più aggiornata – come una forma di complotto politico-militare. Per comprenderlo bisogna capire che il capitalismo moderno è una realtà complessa che vede fortemente intrecciati gli aspetti economici, poi quelli politici, militari, tecnologici, sociali, ideologici, culturali ecc.
Prendiamo come esempio le spese militari, sbagliano chi afferma che queste spese non abbiano nella fase attuale del capitalismo alcuna funzione welfaristica, citando a proposito i dati in cui dimostrano l’irrilevanza delle spese militari rispetto al PIL dei principali paesi imperiali.
Essi si soffermano solo sulle spese militari (molta parte delle quali sono già di per se occultate nelle statistiche ufficiali), non vedono perciò che in tutti questi Stati l’apparato di ricerca e sviluppo, quello militare e quello industriale sono connessi e che i dati complessivi aggregati di questi tre settori sono strettamente celati.
Non si capirebbe altrimenti come, ed è ammesso da tutti, che attualmente nel mondo i 2/3 degli scienziati lavorino per fini militari. Che poi da queste ricerche militari, si abbiano anche, dopo svariati anni ricadute nel settore civile, tuto ciò serve a occultare meglio lo scopo iniziale di tali ricerche.
Tutto questo nasce dal fatto che gli Stati imperialisti più forti si servono del loro vantaggio di possedere le tecnologie più distruttive come deterrente.
In sostanza, la supremazia tecnologica nel campo militare è diventata essenziale. Lo spartiacque è stato la ricerca per arrivare alla bomba atomica. La ricerca sull’atomo, partita all’inizio da scopi pacifici di pura conoscenza, è stata orientata negli anni ’40 a scopi militari. Ma già all’inizio degli anni ’50 la bomba H fu ideata e progettata esclusivamente per scopi di supremazia militare e in cinquant’anni non ha avuto nessuna ricaduta nel settore civile per la produzione di energia sicura a basso costo.
Da questo bisogna trarre le conclusioni che non è per niente vero che necessariamente alla stagnazione della scienza. O meglio, per essere precisi, porta la stagnazione nella scienza al servizio dell’umanità, ma sviluppo in quella al proprio servizio.
[1] A voler essere precisi questi fenomeni si sono svolti a Canneto che è una frazione di Caronia con 180 abitanti ubicata tra Marina di Caronia e Santo Stefano di Camastra, a metà strada tra Messina e Palermo.
[4] La Risonanza di Schumann è un gruppo di picchi nella porzione di spettro delle frequenze estremamente basse (ELF) del campo elettromagnetico terrestre. Le risonanze di Schumann sono risonanze elettromagnetiche globali, eccitate dalle scariche elettriche dei fulmini nella cavità formata dalla superficie terrestre e dalla ionosfera.
[5] E molti ci mangiano sopra. Con la scusa che questi fenomeni sono classificati come “eventi inspiegabili” non rientranti nel rischi indicanti dal premio assicurativo, assicurazioni continuano a negare i risarcimenti.