LA CHIESA DI SATANA E IL TEMPIO DI SET
La Chiesa di Satana fu fondata durante la celebrazione della Walpurgisnacht – cioè il 30 aprile – del 1966, in coincidenza con 21° anniversario del suicidio di Hitler e nove anni prima della caduta di Saigon (a voler prendere sul serio tutto ciò, sarebbe da prendere in seria considerazione come una giornata da festeggiare, e forse non è un caso che il giorno dopo è il 1° maggio). Gli elementi base della chiesa di Satana si possono desumere da tutti i singoli libri di La Vey, molti dei quali sono ancora ristampati, come la La Bibbia di Satana e I rituali satanici. Questi volumi, con il Necromicon, si trovano spesso nei templi dell’occultismo e se n’è parlato, a torto o a ragione, in tutti i talk show sui pericoli del satanismo moderno.
In realtà, se in una lettura attenta dei suoi scritti si capisce che la Chiesa di Satana è fondamentalmente un culto edonistico. Una specie di visione onirica di Playboy con colonna horror. La Vey, infatti, nella sua Bibbia, precisava che Lucifero rappresentava l’energia vitale dell’uomo, “il fattore bilanciante della natura” e tutto ci ciò che è chiamato “peccato”, in altre parole l’appagamento dei sensi, partendo dal presupposto che l’uomo è principalmente un animale, una creatura egoista e violenta: “Godetevi il meglio della vita. QUI E ORA” invitava La Vey, facendosi cultore della Via della Mano Sinistra dichiarando, infatti, che “il satanismo (…) è la religione della carne, della mondanità, della sensualità”. Detto ciò, dobbiamo però riconoscere a sostegno di La Vey, che costui non ha mai teorizzato il sacrificio umano né ha ritenuto che il Diavolo esistesse come creatura personale tanto per lui la messa nera valeva come un semplice psicodramma: “il Satanismo è una forma di egoismo controllato. Questo non vuol dire che non devi non fare nulla per gli altri. Se fai felice qualcuno a cui tieni, la sua gioia ti darà un senso di gratificazione”. Purtroppo, come spesso capita, il suo pensiero è stato stravolto, travisato e confuso con emanazioni deteriori e successive del suo credo: egli, infatti ammoniva gli occultisti sostenendo che il vero mago non ha bisogno di spargere il sangue di vittime innocenti (e tantomeno di vergini o bambini) per ottenere un risultato, perché “la liberazione di queste forze magiche NON è provocata dal reale versamento di sangue, ma dalla morte sofferta dell’essere vivente!”. La Vey giustificava invece la maledizione di coloro che si fossero resi colpevoli di crimini reiterati, cosa egli fece scagliando un incantesimo di magia nera contro Sam Brody, avvocato e compagno dell’attrice Jane Mansfield, Gran Sacerdotessa della Chiesa, reo d’averla allontanata dal culto. A farne le spese fu la stessa attrice che morì insieme all’amante in un tragico incidente d’auto. Illesi i tre figli della donna avuti d Mickey Hargitay, che riportarono solo lievi ferite, tra cui Mariska Hargitay, divenuta celebre nel ruolo di Olivia Benson in Law and Order. I fedeli del culto credettero ovviamente che il maleficio di La Vey avesse funzionato, a differenza di chi ragiona razionalmente che bolla tutto ciò come una mera coincidenza: semmai la consapevolezza dell’anatema può aver agito sulle vittime a livello inconscio causando nel guidatore uno stato di angoscia che potrebbe esser sfociato in un momento di disattenzione, causando così l’incidente. Ci troviamo di fronte all’arcaico dilemma tra i fautori dell’efficacia della magia e i suoi detrattori.
Detto questo, sull’edonismo di questo culto, non voglilo affermare che nella sua sede di San Francisco non si praticassero strane attività. È risaputo che Susan Atkins, seguace della Manson Family, era anche membro della Chiesa Satana,[1] e che l’attrice Jayne Mansfield ne eseguiva i riti in casa propria l’anno prima della sua tragica fine.[2] Si sa anche che La Vey aveva da consulente tecnico del film di Polanski Rosemary’s Baby, una storia di satanismo ambientata a New York. Si può osservare tutta una serie di coincidenze: poiché la moglie di Polanski era proprio Sharone Tate, assassinata dalla Manson Family di cui Susan Atkins – seguace Chiesa di Satana – era un membro importante. Ecco allora la moglie del regista del film satanista ucciso da un servo di Satana adepto della Chiesa di colui che era stato (per quanto brevemente) alle dirette dipendenze del regista! Per di più, il “re delle streghe” Alex Sanders[3] affermò che la signora Tate era stata iniziata alla sua versione della stregoneria mentre era in Inghilterra per girare un film. Sono questi legami stretti e incestuosi della realtà della vita amerikana che porta alla fine a credere in una cospirazione occulta in atto nella cultura. Non è certamente consolante considerare che questa cospirazione sia di natura inconscia; piuttosto implica una realtà che implica un male ancora più pervasivo e insidioso.
Il nazismo è presente in qualche misura nella filosofia di Le Vey. La Bibbia di Stana rende omaggio a personaggi come Karl Haushofer; mentre I riti satanici contengono cerimonie occulte tedesche. I sentimenti di La Vey verso i partiti politici nazisti, sono ben esemplificati dal rifiuto con cui respinse la proposta di cooperazione ricevuta dal National Renaissance Party.
Il matrimonio dell’ex sacerdote della Chiesa di Satana Michael Aquino con l’occultismo nazista poggia, invece, su solide basi. Michael Aquino conobbe il satanismo quando andò a fare una visita alla Chiesa, dopo aver potuto osservare La Vey e il suo entourage satanico alla pria del film Rosemary’s Baby, nel 1968. Indubbiamente rimase affascinato dalla sua filosofia e cominciò a scrivergli…dal suo posto di ufficiale del controspionaggio dell’Esercito americano ed esperto della guerra psicologica in Vietnam.
Gli Stati Uniti stavano sperimentando dei sistemi d’arma ad alta tecnologia, utilizzando delle basse frequenze. Il famigerato Delgado nell’ambito del programma MK-ULTRA determinò che il “il controllo fisico di molte funzioni cerebrali è un dato di fato dimostrato…è anche possibile creare e gestire le intenzioni…con la stimolazione elettronica di strutture cerebrali specifiche, i movimenti possono essere indotti da comando radio…con il telecomando”.[4] Secondo un documento scritto dai colonnello Paul Valley e …il maggiore Aquino, intitolato From PSYOP to Mindwar: The Psychology of Victory, l’esercito statunitense aveva utilizzato un sistema d’arma operativo per mappare le menti di individui neutrali e nemici, e quindi modificarli secondo gli interessi dell’imperialismo USA. Questa tecnica sarebbe stata la causa della resa di 29.276 vietcong e soldati dell’esercito del Vietnam del Nord, tra il 1967 e il 1968. La marina degli Stati Uniti era anch’essa pesantemente coinvolta nella ricerca psicotronica.[5] Molti soldati statunitensi che prestavano servizio nella zona che divideva il Sud dal Nord Vietnam, affermarono di vedere UFO regolarmente. I Pentagon Papers rivelarono che una barriera elettronica fu posta lungo la zona di confine dalla società JASON.[6] Il maggiore Aquino era uno specialista, come si diceva prima, della guerra psicologica in Vietnam, dove la sua unità era specializzata nella stimolazione via droghe, lavaggio del cervello, iniezioni di virus, impianti cerebrali, ipnosi, uso dei campi elettromagnetici ed onde radio a frequenza a frequenza estremamente bassa.
Nel 1970, Aquino fu trasferito in Kentucky, dove inaugurò una “grotta” della Chiesa di Satana e prese a tenere una fitta corrispondenza con seguaci presenti e futuri. La Vey lo autorizzò a scrivere il rituale lovecraftiano Richiamo di Ctuhilhu, cui riconobbe una valenza liturgica, e Aquino e Aquino tornò poi più volte sul pantheon di Lovercraft, a riprova di quanto il Necronomicon avesse assunto di culto sia tra i satanisti sia tra i seguaci della “luce bianca”.
Aquino terminò un master in Scienza politiche e in seguito un dottorato presso l’University of California, a Santa Barbara. Da qui momento cominciò a trattare direttamente con il Joint Chiefs of Staff (Comitato composto dai superiori dei vari corpi militari: Esercito, Marina, Aviazione) come tenente colonnello con accesso a questioni della massima segretezza. Nel frattempo – stanco degli atteggiamenti istrioneschi e dei pregiudizi antintelluattistici di La Vey – aveva organizzato un gruppo scismatico basato su un gruppo scismatico basato su una sua personale rivelazione: il Tempio di Set.
Per Aquino, Set rappresenta una forza della natura, non necessariamente identica al Satana della dottrina cristiana. Vale a die che considerava Set come la personificazione non del male, bensì delle idee contrapposte a quelle della cristianità: una teologia separata, personale, che trascende la metafisica giudaica- cristiana e arriva a includere questo Principe delle Tenebre. Quindi, se anche per i cristiani rappresenta il male a causa del suo essere diverso e contrapposto, Set non ha in sé oggettivi elementi di malignità.
Egli adottò un approccio decisamente intellettualistico al satanismo e rese noto un elenco “letture raccomandate” lungo una cinquantina di pagine. Organizzò la sua chiesa in una struttura fortemente centralizzata e chiamò alcuni ex membri della Chiesa di Satana a comporre la sua Cerchia del Nove. Conobbe sua moglie, Lilith Sinclair[7] nel periodo in cui la donna gestiva una libreria esoterica in West Fourth Street a Manhattan.
L’interesse per l’occultismo nazista è perfettamente compatibile con la decisione di Aquino di esplorare il lato oscuro dell’esperienza umana.[8] Egli era convinto di poter “separare” agli aspetti occulti del Terzo Reich da quelli sociali, politici e criminali. A questo scopo eseguì la cosiddetta Wewelsburg Working, opera magica finalizzata a “distillare l’esperienza occulta di Wewelsburg – e quindi del centro di culto di Himmler, con tutti i suoi echi mistici – in un “generatore” di potere che, opportunamente attivato da lui stesso, potesse produrre una rinascita satanica”.
Aquino visitò il castello delle SS in Germania nei primi anni ’80 e sicuramente restò colpito dalla fantasia occulta di Himmler, che per certi aspetti era ancora intatta e palpabile. Durante una delle visite eseguì nella torre nord un rito magico per liberare i potere di Wewelsburg sul resto del mondo: sarebbe servito ad innescare la fase successiva dell’evoluzione umana.
Se per il razionalista La Vey Satana rappresentava “il carnale, il materiale, e gli aspetti mondani della vita”, per Aquino, invece Satana era un vero e proprio essere personale che andava adorato al posto del Dio biblico. Dopo aver invocato Satana e aver ricevuto come risposta il messaggio che trascrisse in The Book of the Coming Forth By Night e che divenne il testo fondamentale del credo (nel quale il Diavolo dichiarava di chiamarsi Set e che Satana fosse soltanto il suo epiteto ebraico), Aquino, memore della sua esperienza nei servizi segreti militari e del progetto Monarch inerente al controllo mentale, estremizzò il concetto di “egoismo animale” teorizzato da La Vey codificandolo nella cosiddetta “piccola magia nera”. La piccola magia nera, intesa a manipolare gli altri e l’universo in generale, “consiste nel far accadere qualcosa senza spendere il tempo e l’energia necessaria per farlo accadere attraverso un processo diretto di causa ed effetto”, ove Aquino intendeva l’arte della manipolazione “grazie a semplici trucchi di disinformazione fino a una manipolazione estremamente sottile e complessa dei fattori psicologici nella personalità”. A questa aggiunge una “grande magia nera” (che trae gli incantesimi dalla Golden Dawn e dagli insegnamenti di A. Crowley) legata invece a una rivisitazione del mito gnostico secondo cui il Principe delle Tenebre sarebbe un Portatore di Luce (come indica il nome Lucifero), una sorte di ribelle Prometeo che avrebbe consegnato la conoscenza agli uomini nonostante il divieto del geloso e sanguinario Dio biblico. In questo senso il “peccato originale” assume un significato opposto a quello cristiano cattolico. L’uscita dall’Eden e dall’alveo del malvagio dio biblico andrebbe interpretato come una presa di coscienza e di conoscenza dell’uomo primigenio che, grazie all’intervento del Serpente, scopre il modo per divenire egli stesso un dio, attraverso la legge Fa’ ciò che Vuoi di Crowley, intensa nel senso più alto come conseguimento della propria autentica volontà (da non confondere con i bassi istinti). In questo senso l’emancipazione dalla legge jahvista conduce l’uomo primo verso un cammino della sua stessa deificazione: ecco che l’Uomo si fa Dio.
La filosofia setiana aspira, infatti, a conseguire un supremo autocontrollo e a ottenere il controllo della natura e degli altri mediante la piccola magia – che risente come abbiamo visto della metodologia acquisita da Aquino come appartenente dei servizi segreti militari. Il Tempio di Set rifiuta il nichilismo e l’edonismo superficiale della società moderna per privilegiare un sentiero di conoscenza: il suo ideale è “Essere è Conoscere”, che è l’opposto della filosofia orientale che ricerca invece la liberazione nei dettami mistici della Via della Mano Destra partendo dal presupposto che “Essere è Sofferenza”.
I Setiani, sebbene credano in una divinità nel senso letterale, non adorano però Set nello stesso modo in cui i Cristiani adorano Dio: asse venera Set poiché rappresenta per loro una coscienza in più profonda e la forza individuale sprigionata può renderli simili a un dio. Il fine più ultimo dei Setiani è, infatti, quello di raggiungere questa più alta consapevolezza spirituale e più profonda conoscenza del sé. Tale processo d’attualizzazione del sé è chiamato Xeper, un termine egizio che significherebbe secondo Aquino “venire alla luce”: anche per questo Lucifero come abbiamo visto, è il portatore di Luce. Così la messa nera ha varie modalità di celebrazione, mentre gli altri riti sono rigidamente definiti.
Altri due membri del Tempio di Set erano Willie Browning e Dennis Mann, entrambi (guarda caso) anche loro ufficiali dei servizi segreti militari.
Il Tempio di Set non è presente solo negli Stati Uniti ma anche in Italia e precisamente a Napoli. Leo Zagami collega la soluzione del caso dell’omicidio inerente il caso di Melania Rea al fatto che il marito Salvatore Parolisi era legato alla filiale italiana del Tempio di Set.[9] In sostanza Parolisi era un sottufficiale che si occupava dell’addestramento delle reclute del 235° Reggimento di Fanteria Piceno di Ascoli, dove lavorava Parolisi (e in Roma Cecchignola) si occupava dell’addestramento delle reclute… in particolare di donne, che a quanto sembra le serbava un addestramento davvero particolare, secondo una metodologia che sfociava nella manipolazione mentale, seguendo un protocollo molto, troppo simile al Monarch: droghe, violenze, sesso, abusi. Una testimone parlò agli inquirenti di una specie di rituale che prevedeva l’uso delle candele nere mentre la vittima era legata a letto.[10] Se Parolisi fosse stato anche affiliato al culto satanico fondato dal colonnello Aquino, la faccenda assumerebbe dei connotati più precisi e drammaticamente più inquietanti. Se così fosse, in altre parole, sarebbe confermata la pista rituale per l’omicidio di Melania Rea, non solo per l’addestramento che era svolto nella caserma, ma anche dell’omicidio di Melania. Bisogna ricordarsi che la filiale napoletana del Tempio di Set è l’unico ufficiale presente in Italia e i suoi proseliti furono già accusati di aver organizzato una messa nera nei sotterranei dello stadio San Paolo.
Nel mondo ci sono fin troppi nazisti (per sfortuna) che hanno approcci di tipo satanico. Per esempio, l’Universal Order di James Mason esibisce una svastica d’orientamento “contrario” che sovrasta una bilancia a due bracci. Ricordiamoci che Manson si era inciso una svastica sulla fronte, ma siccome ci aveva lavorato guardandosi allo specchio n’era venuto fuori un senso di rotazione contrario a quello voluto. James Mason (che si vanta di essere entrato nell’American Nazi Party all’età di 14 anni) utilizzò quel particolare tipo di svastica anche quando esaltò Manson come futuro Hitler e il più grande filosofo vivente. La raccolta di scritti di Manson – come i suoi pensieri su George Lincoln Rockwell e su National Socialist Liberation Front, movimento analogo all’American Nazi Party ma se possibile ancor più fanatico – s’intitola Siege. Gli inserti pubblicitari su The Black Flame la salutano come “Il Mein Kamps degli anni Novanta”.
[1] Lyons Arthur, Satan Wants You. The Cult of Devil Worship in America, The Mysterious Press, New York 1988, p. 88
[2] C.s. pp. 108-109.
[3] Alex Sanders, pseudonimo di Orrell Alexander Carter (1926 – 1988). Religioso britannico. Fu il fondatore della tradizione alexandriana della Wicca. Fu proclamato dai suoi seguaci “Re delle Streghe”.
[5] Behold a Pale Horse, William Cooper, Light Tecnology Press. Sedona, AZ. 1991 p. 166.
[6] Nel 1971 apparvero sulla stampa americana i testi chiamati Le Carte del Pentagono (Pentagon Papers), documenti segreti resi pubblici da Daniel Ellsberg, un vecchio analista della Rand Corporation (la lobby militare del Pentagono). In quel periodo venne anche pubblicato il libro ”The Jasons: The Secret History of Science’s Postwar Elite (La Storia Segreta della Scienza nella Guerra Fredda) di Ann Finkbeiner. Mentre i primi testi evidenziavano le macchinazioni del governo statunitense durante la guerra in Vietnam, il secondo rivelava l’esistenza di un’equipe segreta di scienziati che collaborarono con varie amministrazioni passate per Washington. Questo gruppo era conosciuto come “Jason”.
L’origine di questo nome viene dalla mitologia greca, dalla storia di Jason [Giasone N.d.R.] e gli Argonauti alla ricerca del vello d’oro, oggetto che gli avrebbe dato vittoria e gloria. Ma nulla lega i nostri scienziati del Pentagono con i cercatori della leggenda greca, né con il vero Jason, che scoprì la pelle di montone dorata appesa ad un albero di Dodona, il luogo denominato Iperborea al Polo Nord. Jason era quindi un’equipe segreta di scienziati che collaboravano col potere, e come ci racconta il professore di matematica catalano Salvador López Arnal, nel 1971, Jason rappresentava un chiaro impegno politico di un gruppo di scienziati che includeva le eccellenze della scienza fisica e biologica, compresi alcuni premi Nobel nella propria disciplina. Link http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=print&sid=5934
[7] Sarà un caso, ma in questo mondo esoterico alla fine non ci deve stupire nulla, Sinclair è anche un‘antica famiglia scozzese molto collegata con i Templari, che si rifugiarono in Scozia quando il loro Ordine du soppresso in Francia. In Scozia, da Robert Bruce in poi, ogni sovrano fu Cavaliere Templare ed in quella terra si sono intrecciate le vicende di Rosslyn, la famiglia Sinclair e l’Ordine Templare da cui sono venute letture culturali del templarismo. Proprio vicino a Rosslyn, sulla piccolissima isola di May, nel Firth of Forth, la profonda insenatura creata nella costa orientale scozzese dall’estuario del fiume Forth, secondo una tradizione massonica francese, sarebbe stata inizialmente trasferita, a bordo di nove navi, i documenti e le ricchezze degli ultimi Templari in fuga dal porto di La Rochelle. A Rosslyn, secondo molti studiosi, abita il segreto di William Sinclair e l’enigma di misteriosa pietra rossa avvolta da una forte energia, all’interno della cripta inferiore della Cappella scozzese che racconta la storia dei Cavalieri Templari.
In Italia nel 2012 è nato il Clan Sinclair Italia. La sede è a Parma ma conta iscritti in tutto il Paese, in particolare nelle Marche. L’Associazione culturale ha lo scopo di approfondire la ricerca, lo studio e la diffusione dei valori del templarismo originario, che appartiene alla famiglia scozzese dei Sinclair e dei Rex Deus. Sino ad oggi l’unica sede, al pari di quella italiana, era a Wick, in Scozia. Presidente del Clan Sinclair Italia è stato nominato Tiziano Busca, vice presidente Massimo Agostini, tesoriere Davide Bertola, segretario Sven Boheme. Ian Siclair è presidente onorario, Lord Malcom Sinclair è Patron.
“Con questo atto – spiega il presidente Busca – la famiglia Sinclair, testimone di un passato straordinario, ha voluto segnare il forte legame con l’Italia. La nascita di questa nuova associazione di ricerca è però anche una testimonianza di stima tra il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi, e la famiglia Sinclair, in particolare con Lord Malcom Sinclair, Lord d’Inghilerra, e Ian Sinclair archivista e bibliotecario della famiglia“.
[8] Sara sempre un caso, ma nel film Vallanzasca – Gli angeli del male, Kim Rossi Stuart che interpreta Vallanzasca dice “non sono un cattivo è che ho il lato oscuro un po’ sviluppato“. Sarà sempre un caso che Angela Corradi, una delle “pupe“ della banda in seguito diventata suora aveva una croce uncinata tatuata, pare sul seno. Guarda caso a Turatello il boss di Milano Francis Turatello andava in giro con una svastica d’oro appesa al collo e che, in carcere divenne il testimone di nozze di Vallanzasca, gli regalò un ciondolo a forma di svastica. E sarà sempre un caso, che nel 1976, Vallanzasca quando era uno dei latitanti più braccati d’Italia, vola in Cile e si sistema tra gli spalti per vedere la Coppa Davis. Afferma Mario Campanella, giornalista, portavoce del Pdl Calabria, che nel 2004 realizzò, insieme a Maria Rita Parsi, una serie di interviste in carcere, a Voghera, all’ex bandito dagli occhi azzurri: “Renato Vallanzasca assistette
alla finale di Coppa Davis Cile-Italia nel 1976. Imbarcandosi da Parigi sotto falso nome, andando a trattare con il regime cileno una latitanza che poi non si concretizzò: possibile che nessuno se ne accorse?“ Continua Campanella “Vallanzasca e la sua banda avevano diversi miliardi di lire dell’epoca in tasca, frutto di sequestri che si erano chiusi a cifre ben diverse da quelle diffuse. Il regime cileno offrì loro una protezione, un ranch intero in cambio dell’arrivo dei soldi a Santiago del Cile, ma Vallanzasca mi disse che ebbe paura di essere successivamente scaricato e non se ne fece nulla“, conclude Campanella “Capisco che Panatta non possa sapere una cosa del genere ma mi chiedo come sia stato possibile a Vallanzasca raggiungere e contattare le autorità cilene, arrivare allo stadio di Santiago e passare del tutto inosservato. Misteri dell’Italia anni 70“. Non misteri degli anni ’70, ma il famoso lato oscuro del potere quello che è nascosto alla maggior parte delle persone.