IL RAGGIO DELLA MORTE DELLA US NAVY

Negli USA da tempo c’è uno sviluppo delle armi ad energia diretta. Quello che una volta si considerava fantascienza, ora
è una tremenda realtà.

L’ultima notizia su tale sviluppo lo si ha nell’aprile del 2011, quando è giunta la notizia che le forze armate
statunitensi ha testato un High Energy Laser.[1]
Questa esercitazione ha avuto un grande successo, come si vede nel video http://video.corriere.it/marina-usa.  Montato su una nave da guerra americana il futuristico laser ad alta energia è stato usato (ufficialmente per la prima volta, ma si sa quanto i militari mentono) in mare aperto per mettere fuori uso un piccolo gommone che è stato neutralizzato a quasi due chilometri di distanza. Per i ricercatori militari si tratta di “un ottimo deterrente da usare accanto alle armi tradizionali”.

L’Office of Naval Research (ONR), l’Ufficio statunitense che diversi programmi di finanziamento per ricerche nel campo
delle discipline scientifiche e ingegneristiche, si dice pienamente soddisfatto dell’esperimento. Il mare agitato, le onde alte due metri e l’aria salata (tutti fattori che possono limitare la potenza dello sviluppo laser) non hanno ostacolato l’esperimento. Quest’ultimo test militare ha dimostrato insomma che è possibile attaccare e distruggere bersagli in  movimento anche in mare.

La nuova tecnologia potrebbe rivelarsi molto utile di fronte a bersagli come le imbarcazioni dei pirati e tutti quelli che l’imperialismo USA considera “terroristi”. L’obiettivo del futuro è però quello di installare armi  della marina statunitense che siano in grado di fermare anche i missili in arrivo. Per una simile operazione sarebbero necessari laser con una potenza quasi dieci volte maggiore: circa 100 Kilowatt.

Questi esperimenti, significano spesa militare, è se teniamo che solamente questo progetto che si è descritto prima è
costato qualcosa come 98 milione di dollari (e tre anni di lavoro),  tutto questo che è servito a costruire questo progetto è in realtà lavoro improduttivo. La spesa militare effettuata con reddito dello Stato è lavoro improduttivo, anche se produce un profitto per un singolo capitalista. Per essere consumato produttivamente, il plusvalore, deve ritornare a C o a V per ulteriore riproduzione ampliata, e se seguiamo questo criterio, gli Stati Uniti che sono un paese che hanno una spesa militare enorme , significa in realtà che il loro consumo improduttivo è enorme.

In altre parole, gli aerei bombardieri senza equipaggio, i carri armati, l’equipaggiamento antisommossa della polizia, ecc.
possono produrre profitto per un capitalista individuale, ma diversamente dai mezzi di produzione di merci largamente utili (che Marx denominò I sezione) e mezzi di consumo (per esempio macchine per fare i frigoriferi) o che producono tali merci (sez. II; per esempio il pane) essi cessano di essere capitale cadendo fuori dal circuito del capitale nella riproduzione ampliata essi non possono essere consumati produttivamente o come ulteriore mezzi di produzione o come mezzi di consumo per la riproduzione della forza lavoro. Tali prodotti costituiscono il consumo improduttivo della classe capitalista e dei loro servi (funzionari civili, burocrati ecc.) che sono chi comanda negli eserciti. In sostanza quest’espansione della spesa improduttiva caratterizzata dalle spese militari, è un segno evidente della decadenza del Modo di Produzione
Capitalistico.  

 

 

~ di marcos61 su ottobre 12, 2011.

Una Risposta to “IL RAGGIO DELLA MORTE DELLA US NAVY”

  1. E se qualcuno si svegliasse e scoprisse che queste meravigliose tecnologie vengono gia’ usate dalla criminalita’ chi ci protegge

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